Ucraina Russia, news sulla guerra del 6 giugno- Corriere.it

2022-06-25 07:07:52 By : Mr. Jeffrey Zhang

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Le ultime notizie sulla guerra in Ucraina, in diretta

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Le notizie di lunedì 6 giugno sulla guerra, in diretta. Intensi combattimenti a Severodonetsk, bombardamenti su larga scala su tutta la linea del fronte. Boris Johnson invia a Kiev nuovi lanciarazzi

Un soldato ucraino nel Donbass (Afp)

Questa diretta è stata chiusa. A questo link tutte le notizie di oggi in diretta sulla guerra • La guerra in Ucraina è arrivata al 103esimo giorno. E dopo oltre un mese, le bombe tornano a Kiev. Un bombardamento russo ha colpito ieri all'alba una fabbrica nella zona orientale della capitale ucraina: «obiettivo militare», per Mosca. • «Sono in corso intensi combattimenti a Severodonetsk», ha detto il governatore di Lugansk Serhiy Gaidai. Colpite anche altre città. • Navi russe verso l'Africa con il grano «rubato». • La consegna di nuove armi a Kiev da parte dei suoi alleati - secondo il presidente russo Vladimir Putin - ha il solo obiettivo di «estendere il conflitto il più possibile». «Se l'Ucraina avrà missili a lungo raggio - avverte - colpiremo nuovi siti». Kiev all'Occidente: serve aiuto costante fino alla vittoria. • Mosca attacca Roma: campagna italiana anti russa. Di Maio replica: basta mistificazioni

Ore 02:43 - I militari ucraini: servono più lanciarazzi per bloccare i russi

Per avere una possibilità di sconfiggere la Russia l’Ucraina ha bisogno di almeno 60 sistemi lanciarazzi multipli (Mlrs), molti di più di quelli promessi finora da Stati Uniti e Regno Unito: lo afferma al Guardian il tenente colonnello Oleksiy Arestovych, consigliere militare del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Nonostante gli Mlrs siano «un’arma rivoluzionaria», dice Arestovych, non ne sono stati impegnati abbastanza per cambiare le sorti della guerra. «Meno ne prendiamo e peggiore sarà la nostra situazione - spiega l’ufficiale ucraino -. Le nostre truppe continueranno a morire e noi continueremo a perdere terreno», in particolare se i paesi con decine di Mlrs «decideranno di donarne solo quattro o cinque». «Se otteniamo 60 di questi sistemi - afferma ancora Arestovych - i russi perderanno ovunque ogni capacità di avanzare e saranno fermati di colpo. Se ne prendiamo 40 avanzeranno, anche se molto lentamente e con pesanti perdite. Con 20 continueranno ad avanzare, con un numero di vittime superiore a quello attuale».

Ore 02:26 - Il sindaco di Melitopol: i russi stanno abbandonando i checkpoint

Ivan Fedorov, sindaco di Melitopol, ha dichiarato che le truppe russe hanno lasciato «quasi tutti» i checkpoint militari attorno a Melitopol in seguito all’avanzata ucraina nella regione di Zaporizhzhia. Lo scrive il Kyiv Independent

Ore 01:59 - Deutsche Bank richiama a Berlino gli informatici russi della sede di Mosca

Deutsche Bank ha trasferito a Berlino diverse centinaia di suoi esperti informatici russi, secondo fonti del quotidiano tedesco Handelsblatt. Diverse centinaia dei circa 1.500 programmatori che lavorano nel Technology Center di Deutsche Bank sono arrivati in Germania, afferma Handelsblatt. E il numero di impiegati russi che si trasferiranno nel nuovo Technology Center tedesco della banca potrebbe crescere ulteriormente, secondo le fonti di Handelsblatt. Deutsche Bank ha rifiutato di commentare la notizia. Il Technology Center di Deutsche Bank - ricorda l’agenzia russa Tass - ha uffici di rappresentanza a Mosca e a San Pietroburgo. La banca tedesca ha annunciato a marzo 2022 la chiusura delle sue attività in Russia a causa degli sviluppi in Ucraina.

Ore 01:43 - La giornata al fronte dei militari ucraini, ecco il videoreportage del Corriere

Come vivono i soldati ucraini in prima linea? Come si spostano lungo il fronte con le truppe russe. In un videoreportage l’inviato del Corriere della Sera Lorenzo Cremonesi racconta la vita dei militari impegnati nel tentativo di arrestare l’offensiva russa nella regione di Donetsk.

Ore 01:41 - Michel: le forze russe usano la violenza sessuale come arma di guerra

«Abbiamo avuto notizie che le forze russe usano la violenza sessuale come arma di guerra. La violenza sessuale è un crimine di guerra. Un crimine contro l’umanità. Una tattica di tortura, terrore e repressione. Atti vergognosi in una guerra vergognosa. Questi crimini devono essere portati alla luce del giorno ed essere perseguiti senza impunità» ha detto il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, annunciando la conferenza Onu “Women in Conflicts” il 9 giugno a Bruxelles.

Ore 01:23 - Usa: Mosca tenta di intimidire i corrispondenti delle testate americane

Gli Stati Uniti hanno accusato Mosca di tentativi di intimidazione nei confronti della stampa americana che opera sul territorio russo. Le accuse seguono di poco la convocazione da parte del Cremlino di alcuni corrispondenti di testate statunitensi. I giornalisti sono stati chiamati «a presentarsi al ministero degli esteri russo per `spiegare loro le conseguenze della politica ostile da parte del loro governo nella sfera dei media´», ha accusato il portavoce del Dipartimento di Stato Ned Price. «Voglio essere chiaro», ha aggiunto, «il Cremlino è impegnato in un assalto in grande stile alla libertà dei media e al loro accesso all’informazione».

Ore 01:01 - Per liberarci dai ricatti della Russia rischiamo un altro (storico) errore

L’Occidente si era legato a doppio filo al gas e al petrolio russo. Ora si rivolge (di nuovo) al Medio Oriente per aumentare la produzione di greggio (e «raffreddare» l’inflazione) e alla Cina per pannelli solari e infrastrutture per le energie alternative. Ma è una buona idea? Federico Rampini cerca di rispondere a questa domanda. (Qui l’articolo completo)

Ore 00:56 - Nel Donbass l’Ucraina schiera i volontari stranieri

Il pendolo oscilla su Severodonetsk. Nelle ultime ore i russi sono tornati a premere e i loro avversari, dopo segnali incoraggianti nel fine settimana, parlano di una fase nuovamente difficile . Sviluppi non sorprendenti legati alle operazioni in corso e alle dinamiche del contrasto. Le valutazioni dei dirigenti locali trovano riscontri preoccupati nei commenti del presidente Zelensky , reduce da una visita al fronte: gli invasori hanno un vantaggio numerico, ha detto, un eventuale sfondamento nel Donbass ci metterebbe in una posizione complessa, ma abbiamo le possibilità di rispondere. Osservazioni legate a Severodonetsk, ma anche a possibili sviluppi nella regione di Sloviansk-Kramatorsk , entrambe designate come target dell’invasione del Cremlino ed esposte in modo pericoloso.

La fotografia del leader, per quanto scontata, rappresenta la realtà , almeno in base a ciò che sappiamo. Che spesso non è chiaro in quanto la nebbia di guerra è molto fitta. Mosca, probabilmente, ha lanciato nella mischia il possibile : i ceceni, i miliziani, i soldati «privati» della Wagner, gli imprescindibili elementi della 76esima aerotrasportata. (...) Negli ultimi giorni numerosi report hanno segnalato come nello schieramento dell’Ucraina , composto da alcune brigate tank, dal quarto reggimento di reazione rapida e altre unità, stiano svolgendo un ruolo i volontari stranieri, alcuni dei quali sono caduti in battaglia. (Qui l’articolo completo di Andrea Marinelli e Guido Olimpio )

Ore 00:35 - Zelensky ringrazia Londra per le nuove forniture di armi

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che il Regno Unito sta fornendo a Kiev le armi di cui ha bisogno per combattere la guerra con la Russia e ha ringraziato il primo ministro Boris Johnson per la sua «piena» comprensione dei bisogni dell’Ucraina. La Gran Bretagna ha dichiarato lunedì che, in coordinamento con gli Stati Uniti, fornirà all’Ucraina sistemi missilistici a lancio multiplo in grado di colpire obiettivi fino a 80 chilometri di distanza, come parte di un nuovo aiuto militare britannico all’Ucraina. «Sono grato al primo ministro Boris Johnson per aver compreso appieno le nostre richieste e per essere pronto a fornire all’Ucraina le armi di cui ha così tanto bisogno per proteggere la vita del nostro popolo», ha detto Zelensky nel suo discorso.

Ore 23:53 - Zelensky, i nostri eroi non cedono posizioni a Sievierodonetsk

«I nostri eroi non cedono posizioni a Sieverodonetsk. In città, duri combattimenti nelle strade continuano»: lo ha detto nel suo consueto messaggio serale il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, citato dal Guardian . E parlando dell’interno Donbass, il presidente ha detto che «il Donbass ucraino resiste, resiste con forza».

Ore 20:59 - Borrell: distrutto secondo più grande terminal di grano

«Le forze russe hanno distrutto il secondo più grande terminal di grano in Ucraina, a Mykolaiv. Un altro attacco missilistico che contribuisce alla crisi alimentare globale. Alla luce di tali notizie, la disinformazione diffusa da Putin che devia le colpe diventa sempre più cinica». Lo scrive in un tweet l’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell.

Ore 20:27 - Mosca mette altri 61 americani nella lista nera, anche ministra Tesoro Yellen

La Russia inserisce altri 61 cittadini americani nella «lista nera», tra i quali le ministre di Tesoro ed Energia, Janet Yellen e Jennifer Granholm. La nuova misura, in risposta a quelle adottate contro «figure politiche e pubbliche russe», sottolinea il ministero degli Esteri di Mosca, coinvolge altri esponenti dell’amministrazione Biden — come il consigliere Michael Donilon — ma anche manager e Ceo, compresi il direttore esecutivo di Netflix, Wilmot Hastings, e il presidente Universal Pictures, Peter Cramer. Nelle scorse settimane, Mosca ha annunciato la lista nera dei 963 cittadini americani a cui viene vietato l’ingresso, una lista che va da Joe Biden, il figlio Hunter, la vice presidente Kamala Harris, al capo della Cia William Burns e Mark Zuckerberg di Facebook, passando da Hillary Clinton. Nella lista dei banditi da Mosca, tra i quali non mancano star di Hollywood come Morgan Freeman, non compare però Donald Trump e neanche altri leader repubblicani, mentre ci sono i leader del Congresso democratici.

Ore 19:42 - La Marina ucraina: respinta flotta russa nel Mar Nero

La marina ucraina ha dichiarato di aver respinto una flotta di navi da guerra russe a più di 100 km dalla costa del Mar Nero. Il gruppo di navi russe è stato costretto a cambiare tattica dopo aver tentato un blocco navale sulla costa ucraina per settimane, ha affermato su Facebook il comando della marina delle forze armate ucraine.Un gruppo di circa 30 navi e sottomarini russi continua a bloccare la navigazione civile, ha spiegato il portavoce della Marina, mentre la situazione nella parte nord-occidentale del Mar Nero rimane «difficile». «Abbiamo privato la flotta russa del Mar Nero del controllo completo sulla parte nord-ovest del Mar Nero, che si è trasformata nella "zona grigia". Nel frattempo, il nemico sta cercando di riprendere il controllo della parte nord-ovest del Mar Nero attraverso sistemi missilistici costieri e aerei».

Ore 19:37 - Ministro Giustizia Ucraina: allestito campo per prigionieri russi

In Ucraina è stato allestito un campo per prigionieri di guerra russi. Lo ha annunciato il ministro della Giustizia Denis Malyuska in una trasmissione televisiva. In programma uno scambio tra prigionieri di ambo le parti.

Ore 19:16 - Usa ordinano il sequestro di due aerei di Abramovich

Gli Stati Uniti ordinano il sequestro di due aerei di proprietà dell'oligarca russo Roman Abramovich perché prodotti negli Stati Uniti e quindi soggetti alle sanzioni imposte da Washington alla Russia per l'invasione dell'Ucraina. I due aerei un Boeing 787 Dreamliner e un Gulfstream, sono volati in Russia dopo febbraio, un viaggio che avrebbe richiesto uno speciale via libera americano.

L’oligarca era stato a Kiev ad aprile per rianimare le trattative per un cessate il fuoco. Dall’inizio dell’anno Abramovich ha perso tre miliardi e mezzo di dollari ed è sceso al nono posto tra gli oligarchi russi, e ha anche subito un tentativo di avvelenamento.

Ore 18:49 - Mosca ha iniziato a consegnare a Kiev i corpi dei combattenti Azovstal, Zelensky: più di 2500 soldati vivi prigionieri dei russi

La Russia ha iniziato a consegnare a Kiev i corpi dei combattenti ucraini uccisi nelle acciaierie Azovstal, dove la loro ultima battaglia è diventata un simbolo di resistenza contro l'invasione di Mosca. Decine di corpi di combattenti recuperati dalle rovine dell'impianto bombardato sono stati trasferiti nella capitale ucraina dove è in corso il test del dna per identificare i resti dei corpi, ha affermato Maksym Zhorin, comandante militare ed ex leader del battaglione Azov. Ne dà notizia in esclusiva l'Associated Press. Non è chiaro quanti corpi potrebbero ancora esserci nell'impianto, che è stato colpito dalle forze russe via terra, aria e mare.

Secondo Zelensky più di 2.500 combattenti che hanno difeso l'acciaieria Azovstal, sono tenuti prigionieri dai russi. L'Ucraina, ha aggiunto il leader, sta lavorando per il loro rilascio.

Ore 18:43 - Mariupol, rischio epidemia di colera

Petro Andryushchenko, consigliere del sindaco di Mariupol, ha rilanciato l'allarme colera: la città si starebbe preparando per un'epidemia perché cadaveri e rifiuti si sono accumulati in città. Il Kyiv Independent riferisce che il ministero della Salute ucraino ha avvertito che le sepolture di massa e lo scarso accesso all'acqua pulita stanno creando un rischio di colera a Mariupol. Il ministero ha iniziato a segnalare casi sospetti di colera nella regione il 1 giugno, riporta il giornale. Andryushchenk, che ha lasciato la città all'inizio della guerra, ha riferito di aver saputo di casi isolati a Mariupol, dove la maggior parte delle infrastrutture della città è stata distrutta dagli attacchi aerei russi.

?? Health Ministry: Risk of cholera in Mariupol. Mass burials, poor access to clean water lead to a critical situation in Russian-occupied Mariupol, said Deputy Health Minister Ihor Kuzin. The ministry began monitoring suspected cases of cholera in the region on June 1.— The Kyiv Independent (@KyivIndependent) June 6, 2022

?? Health Ministry: Risk of cholera in Mariupol. Mass burials, poor access to clean water lead to a critical situation in Russian-occupied Mariupol, said Deputy Health Minister Ihor Kuzin. The ministry began monitoring suspected cases of cholera in the region on June 1.

Ore 18:31 - Michel all'Onu: scorte di cibo missile invisibile del Cremlino

«Il Cremlino sta usando le scorte di cibo come missile invisibile contro i Paesi in via di sviluppo. Le drammatiche conseguenze della guerra russa si stanno diffondendo in tutto il mondo. E ciò sta facendo salire i prezzi dei generi alimentari, spingendo le persone nella povertà e destabilizzando intere regioni». Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, nel suo intervento al Consiglio di sicurezza dell'Onu . «La guerra russa è l'unica responsabile di questa incombente crisi alimentare (qui l’approfondimento sulla crisi del grano). Solo la Russia. Nonostante la campagna di bugie e disinformazione del Cremlino, l'ho visto con i miei occhi, qualche settimana fa, a Odessa: milioni di tonnellate di grano e grano bloccati in container e navi a causa delle navi da guerra russe nel Mar Nero e a causa degli attacchi della Russia alle infrastrutture di trasporto. E sono i carri armati, le bombe e le mine della Russia che impediscono all'Ucraina di piantare e raccogliere. Il Cremlino prende di mira anche i depositi di grano e ruba grano dalle aree che ha occupato, scaricando la colpa su altri. Questa è codardia e propaganda. Pura e semplice», ha aggiunto Michel.

Ore 18:26 - Zelensky: Ucraina non pronta a esportare grano tramite Bielorussia

L'Ucraina non è pronta a esportare grano attraverso la Bielorussia, secondo il presidente Volodymyr Zelensky. «Ci è stato offerto di attraversare la Bielorussia in treno. Ma non siamo ancora pronti per seguire questo schema e aiutare i nostri 'amichevoli' vicini» ha detto Zelensky, citato dall'agenzia di stampa Rbc Ucraina.

Ore 18:09 - Il giornalista Andrei Soldatov ricercato, conti correnti bloccati

Il giornalista investigativo Andrei Soldatov ha annunciato su Twitter di essere stato inserito nella lista dei ricercati e che le autorità russe hanno congelato i suoi conti bancari. In un altro post su Telegram, Soldatov ha spiegato che il caso contro di lui era stato archiviato in un modo simile a quello di due giornalisti accusati di aver diffuso «informazioni false» sulla campagna militare di Mosca in Ucraina . Il sito web del ministero dell’Interno russo ha citato Soldatov come ricercato secondo un articolo non specificato del codice penale, riferisce Reuters.

My Monday: my accounts in Russian banks are under arrest, plus I'm placed on Russia's wanted list.— Andrei Soldatov (@AndreiSoldatov) June 6, 2022

My Monday: my accounts in Russian banks are under arrest, plus I'm placed on Russia's wanted list.

Andrei Soldatov è un esperto dell’intelligence russa e del funzionamento dello stato di sicurezza di Vladimir Putin. Soldatov è l’autore, insieme a Irina Borogan, di «The Compatriots: The Brutal and Chaotic History of Russia’s Exiles, Émigrés, and Agents Abroad». I due sono anche i fondatori e gli editori del sito Agentura.ru, che copre i servizi di sicurezza della Russia.

Ore 18:05 - Cinque milioni di rubli alle famiglie dei membri della Guardia nazionale russa morti

Il presidente Vladimir Putin ha firmato un decreto che ordina il pagamento di 5 milioni di rubli alle famiglie di ogni membro della Guardia nazionale russa morto in Ucraina e Siria, riferisce la Reuters riportando la Tass. Si tratta di circa 74 mila euro.

Ore 16:58 - Intesa preliminare Russia-Turchia su grano

Turchia e Russia hanno raggiunto un accordo preliminare per sbloccare le spedizioni di prodotti agricoli ucraini da un porto chiave sul Mar Nero (qui l’approfondimento sulla crisi del grano). Lo riferisce l’agenzia Bloomberg, aggiungendo però che Kiev rimane scettica sull’intesa proposta, stando a fonti «a conoscenza» dei negoziati. Secondo le fonti, l’attuazione del piano russo-turco sotto gli auspici delle Nazioni Unite consentirà di rimuovere le mine dalle acque costiere nella regione di Odessa e garantire la spedizione sicura di navi con grano dal Mar Nero al Mar Mediterraneo. In particolare, la Turchia ha offerto assistenza nello sminamento delle acque ucraine e nella scorta delle imbarcazioni con i carichi di grano da esportare. Ankara - dove mercoledì sarà in visita il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov - spera inoltre che l’approvazione di questo piano da parte delle Nazioni Unite ne garantisca l’attuazione in sicurezza. Allo stesso tempo, le autorità turche hanno in programma di creare un centro a Istanbul che coordinera’ e monitorerà l’attuazione della missione. Tuttavia, secondo le fonti, l’Ucraina non ha partecipato direttamente ai negoziati russo-turchi.

Ore 16:28 - Fonte Ue: divieto sorvolo in linea con le nostre politiche

La decisione di Bulgaria, Macedonia del Nord e Montenegro, di chiudere il proprio spazio aereo al volo che doveva portare il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, a Belgrado in Serbia, «è in linea con la nostra attuale politica di chiudere lo spazio aereo agli aerei russ i». Lo dichiara all’Agi una fonte Ue. Un alto funzionario Ue, interpellato al riguardo dall’Ansa, non ha voluto commentare la presunta contrarietà di Belgrado ma ha ricordato che Lavrov è stato incluso nella lista dei sanzionati Ue in quanto «uno dei principali promotori dell’aggressione» nonché «gran disinformatore».

Tuttavia, non passa inosservata la scelta del presidente serbo, Alessandro Vucic, di voler accogliere Lavrov.

Sia la Serbia che la Macedonia del Nord e il Montenegro sono Paesi candidati all’Ue. Ma da diversi mesi ormai la Serbia continua a mostrare più affinità con Mosca che con Bruxelles. L’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell, più volte ha esortato gli Stati candidati ad adeguarsi alle decisioni prese dalla Commissione europea contro la Russia. A partire dall’applicazione delle sanzioni.

Ore 16:19 - Kiev: entro autunno rischio 75 milioni tonnellate grano bloccate

Se non si sbloccano le esportazioni, entro l’autunno potrebbero esserci 75 milioni di tonnellate di grano bloccate in Ucraina. Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky, confermando le trattative in corso con Gran Bretagna e Turchia per una scorta di un Paese terzo dei cargo nel Mar Nero. La via preferita da Kiev, ha tuttavia sottolineato, sarebbe quella di una scorta da parte della sua stessa Marina militare. Lo riporta il Guardian .

Ore 15:58 - Attacco russo a Severodonetsk e Lysychansk, Zelensky: «Sono città morte oggi»

Le forze russe continuano a prendere d’assalto la città di Severodonetsk e hanno lanciato missili contro le città vicine di Slovyansk, Lysychansk e Orikhove. A dirlo è lo Stato Maggiore dell’esercito ucraino nel suo aggiornamento sulla guerra. Le truppe russe, precisano le forze di Kiev, hanno sparato contro le unità ucraine che difendevano Severodonetsk con mortai e artiglieria, danneggiando le infrastrutture nelle città di Metolkino, Borivske, Ustynivka e Toshkivka. Le forze russe stanno anche bombardando le infrastrutture civili degli insediamenti di Chernihiv e Sumy, aggiungono i vertici militari ucraini. Per il presidente Zelensky è evidente che le forze ucraine che difendono Severodonetsk «mantengono le loro posizioni» nonostante gli assalti delle truppe russe, ma i soldati di Mosca sono «più numerosi e più forti». Parlando alla stampa a Kiev, Zelensky ha riferito che la situazione sul fronte orientale è «difficile». Severodonetsk e Lysychansk «sono città morte oggi», ha detto.

Ore 15:55 - Zelensky: «L'ex deputato della Duma Oleksandr Nevzorov ha chiesto la cittadinanza ucraina»

Durante un incontro con i giornalisti, Zelensky ha confermato che l'ex deputato della Duma di Stato russa ed ex giornalista Oleksandr Nevzorov aveva chiesto la cittadinanza ucraina. «So che voleva rinunciare alla cittadinanza russa perché sostiene l'Ucraina — ha spiegato il presidente ucraino alla stampa — . Ne abbiamo parlato, è in lista. Se possiamo scuotere la Russia, dobbiamo farlo. Credo che questa sia anche la nostra arma: persone di qualsiasi cittadinanza che sostengono l'Ucraina».

Nevzorov è fuggito dalla Russia a marzo con la moglie, dopo aver denunciato l'invasione dell'Ucraina da parte del Cremlino. La Russia lo ha accusato di diffondere fake news e ha emesso un mandato di arresto.

Ore 15:23 - «A Mariupol situazione colera particolarmente critica»

Il vice ministro della Sanità Igor Kuzin ha affermato nel corso di un briefing in diretta Facebook che c'è un alto rischio che il colera si diffonda a Mariupol . «La situazione è particolarmente critica. A causa delle sepolture di massa e della mancanza di accesso all'acqua potabile comprendiamo che i rischi aumenteranno gradualmente data la temperatura dell'aria, perché il caldo può contribuire alla diffusione di malattie infettive».

Secondo Petro Andryushchenko, consigliere del sindaco di Mariupol, i russi stanno mettendo in quarantena la città, come riporta la tv ucraina, a causa di una possibile epidemia di colera. Mancano acqua potabile e cibo. «La puzza che si sente davanti all'obitorio, a 200 metri di distanza dall'ospedale, diventa ogni giorno più intensa».

Ore 14:54 - Kiev: forze sufficienti per respingere attacchi a Severodonetsk

L'Ucraina ha concentrato «forze sufficienti per respingere gli attacchi russi» a Severodonetsk, ma nessuna delle due parti si sta preparando a ritirarsi. Lo afferma il sindaco della città, Oleksandr Stryuk, citato dal Guardian .

Un soldato ucraino corre per trovare riparo, vicino alla linea del fronte (Afp)

Ore 14:29 - Turchia e Ucraina discutono su corridoi sicuri per il grano

Il ministro della Difesa turco Hulusi Akar ha discusso con l'omologo ucraino Oleksii Reznikov riguardo a come creare corridoi sicuri per navi commerciali ferme nei porti ucraini. Lo fa sapere la Tv di Stato turco Trt secondo cui, durante il colloquio telefonico, è stato anche discusso di come portare in Turchia aerei A400M fermi in Ucraina. Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov è atteso mercoledì ad Ankara per discutere con le autorità turche dei corridoi per il trasporto di prodotti agricoli.

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Ore 14:10 - «A Mykolayiv i russi sparano contro le case, ci sono morti»

«Stamattina gli occupanti hanno sparato di nuovo a caso contro Mykolayiv. Hanno perquisito case in diverse parti della città, dove non ci sono strutture militari. Secondo le informazioni preliminari, ci sono vittime civili e feriti». Lo ha scritto su Telegram la presidente del consiglio regionale di Nikolaev Anna Zamazeyeva.

I vigili del fuoco a Mykolayiv, lo scatto pubblicato ieri su Telegram dal sindaco

Ore 14:05 - Lavrov: più sarà lunga gittata delle armi a Kiev, più avanzeremo

La Russia è pronta a colpire territori ucraini più lontani dai propri confini quanto più potente sarà la portata delle nuove armi che Kiev riceverà dall'Occidente: lo ha detto oggi il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov , durante una conferenza stampa online. Lo riporta la Tass .

«Il presidente Vladimir Putin ha già commentato la situazione che emergerà con l'arrivo di nuovi armamenti, io posso solo aggiungere che più lunga sarà la gittata degli armamenti che fornirete, più noi sposteremo avanti dal nostro territorio la linea oltre la quale la presenza dei neonazisti verrà considerata una minaccia per la Federazione Russa».

Ore 13:45 - Mattarella: «L'Italia chiamata ad assicurare la pace»

«Sul versante internazionale la guerra scatenata dalla Federazione russa contro l'Ucraina sta minando le basi della convivenza nel mondo. È un grande impegno quello cui siamo chiamati per assicurare pace, sicurezza progresso». Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella incontrando i vertici dell'Arma dei Carabinieri in occasione del 208 anniversario dell'Arma.

Aggiungendo: «Sono certo che l'Arma saprà costantemente confermare la propria opera ed essere parte significativa dello sforzo nazionale in atto».

Ore 13:26 - Kiev: a Cernihiv neutralizzato gruppo criminale che aiutava i russi

Secondo l'Sbu, il servizio di sicurezza ucraino, un gruppo di criminali che aiutava l'esercito russo è stato neutralizzato. Ora, tutte le persone di questo gruppo sono sotto custodia in attesa di processo.

Ore 13:20 - Bombardamenti su larga scala su tutta la linea del fronte, in crescita il numero di vittime civili

Bombardamenti su larga scala lungo l'intera linea del fronte. Il numero di vittime tra i civili è in crescita, secondo il capo dell'Ova di Donetsk , Pavel Kirilenko. Lo riporta sul suo canale Telegram Anton Gerashchenko, consigliere ed ex viceministro dell'Ucraina.

Una casa a fuoco nel Donetsk controllato dai russi, lo scatto del 3 giugno (Ap)

Ore 12:58 - Kuleba: non possiamo fidarci delle parole di Putin

«Putin dice che non userà le rotte commerciali per attaccare Odessa. È lo stesso Putin che ha detto al cancelliere tedesco Scholz e al presidente francese Macron che non avrebbe attaccato l'Ucraina pochi giorni prima di lanciare un'invasione su vasta scala nel nostro Paese». Lo scrive in un tweet il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, aggiungendo: «Non possiamo fidarci di Putin, le sue sono parole vane».

Putin says he will not use trade routes to attack Odesa. This is the same Putin who told German Chancellor Scholz and French President Macron he would not attack Ukraine ? days before launching a full-scale invasion of our country. We can not trust Putin, his words are empty.— Dmytro Kuleba (@DmytroKuleba) June 6, 2022

Putin says he will not use trade routes to attack Odesa. This is the same Putin who told German Chancellor Scholz and French President Macron he would not attack Ukraine ? days before launching a full-scale invasion of our country. We can not trust Putin, his words are empty.

Ore 12:54 - Colloquio Zelensky-Johnson, insieme per sbloccare i porti

Il presidente ucraino Volodimir Zelensky ha scritto su Twitter di aver sentito il premier britannico Johnson.«Ho parlato con Boris Johnson — ha scritto sul social network — . Abbiamo parlato della situazione al fronte. Ho ricevuto la conferma di un nuovo pacchetto di sostegno alla difesa rafforzato per l'Ucraina. Si è sollevata la questione dell'intensificazione dei lavori sulle garanzie di sicurezza. Insieme alla Gran Bretagna stiamo cercando modi per evitare la crisi alimentare e sbloccare i porti».

Talked with @BorisJohnson. Told about the situation on the front. Received confirmation of a new enhanced defense support package for ??. Raised the issue of intensifying work on security guarantees. Jointly with ?? we?re looking for ways to avoid the food crisis & unblock ports.— ????????? ?????????? (@ZelenskyyUa) June 6, 2022

Talked with @BorisJohnson. Told about the situation on the front. Received confirmation of a new enhanced defense support package for ??. Raised the issue of intensifying work on security guarantees. Jointly with ?? we?re looking for ways to avoid the food crisis & unblock ports.

Ore 12:51 - Mosca: colpiremo sede del governo se Kiev avrà missili a lungo raggio

La Russia potrebbe colpire infrastrutture ucraine e istituzioni del governo di Kiev se all'Ucraina venissero consegnati lanciarazzi multipli a lungo raggio: è l'avvertimento lanciato dal capo della commissione difesa della Duma, la Camera bassa russa, Andrey Kartapolov, citato dal media bielorusso indipendente Nexta .

Ore 12:32 - Lavrov, chiusura spazio aereo «inconcepibile»

Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov , ha condannato come «inconcepibile» la situazione creatisi in relazione alla sua visita in Serbia, resa impossibile dalla decisione di Bulgaria, Macedonia del Nord e Montenegro di chiudere il proprio spazio aereo al volo che doveva portare la delegazione russa a Belgrado. Lo riferisce Ria Novosti .

Ore 12:17 - La Farnesina convoca ambasciatore russo

Il Segretario Generale del Ministero degli Esteri, Ambasciatore Ettore Francesco Sequi, ha convocato questa mattina alla Farnesina, su istruzione del ministro Luigi Di Maio, di concerto con Palazzo Chigi, l’ambasciatore della Federazione Russa in Italia, Sergey Razov. L’Ambasciatore Sequi ha respinto con fermezza le accuse di amoralità di alcuni rappresentanti delle istituzioni e dei media italiani, espresse in recenti dichiarazioni dal ministero degli Esteri russo. Il Segretario Generale della Farnesina ha inoltre rigettato le insinuazioni relative al presunto coinvolgimento di media del nostro Paese in una campagna anti-russa, all’indomani del post su Facebook in cui l’ambasciata russa ha rivolto l’accusa di russofobia ai media italiani, ai teatri, alle banche.

L’attacco del ministero degli Esteri di Mosca all’Italia per la «violazione dei diritti dei cittadini russi» -come si legge nel retroscena di oggi sul Corriere- era stato pianificato già dagli inizi di marzo, pochi giorni dopo l’invasione dell’Ucraina. Una campagna di disinformazione che ha due obiettivi: denunciare la «russofobia» e dimostrare che «le sanzioni contro la Russia danneggiano soprattutto i Paesi che le applicano».

Ore 12:07 - Aiea: la centrale di Zaporizhzhia è un rischio per la sicurezza

La situazione della centrale nucleare di Zaporizhzhia è un rischio chiaro e attuale per la sicurezza. Lo ha affermato il capo della Aiea (Agenzia internazionale dell'energia atomica) Rafael Grossi durante il meeting dell'Agenzia a Vienna.

Questa mattina all'alba un missile russo ha sorvolato a bassa quota la centrale nucleare vicino a Mykolaiv: è stato sfiorato l’incidente nucleare.

Ore 11:54 - Putin: povertà e carenza cibo colpa dell'Occidente

«Questo forum si svolge in un momento difficile per l'intera comunità internazionale. Gli errori di politica economica commessi da anni dai Paesi occidentali e le sanzioni illegittime hanno provocato un'ondata di inflazione globale, hanno rovinato le tradizionali catene logistiche e produttive, hanno fatto aumentare drasticamente la povertà e hanno innescato la carenza di cibo». Lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin in un discorso agli ospiti del 25esimo Forum economico internazionale di San Pietroburgo, come riporta Tass .

Ore 11:47 - I militari italiani a Kiev per difendere l'ambasciata

(Rinaldo Frignani ) A guardia dell'ambasciata italiana a Kiev nel momento più difficile della storia europea dal dopoguerra a oggi. «Come già Baghdad e Tripoli, ora anche nella capitale ucraina opera anche personale della 2^ Brigata Mobile dei carabinieri, che comprende, oltre al 7° e al 13° Reggimento, anche il Reggimento paracadutisti "Tuscania" e il Gruppo di intervento speciale (Gis)», spiega il generale di brigata Nicola Conforti, vice capo del II Reparto del Comando generale che si occupa della proiezione estera dell'Arma. I carabinieri sono tornati in Ucraina e prenderanno parte con gli specialisti del Ris alla task force europea presso la Corte penale internazionale dell'Aja, che indaga sui crimini di guerra russi.

Leggi qui l'intervista al generale dei Carabinieri Nicola Conforti.

Ore 11:30 - Onorificenza di Zelensky al Nunzio apostolico

Una onorificenza al Nunzio apostolico a Kiev, monsignor Visvaldas Kulbokas è stata data dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky . L'arcivescovo Kulbokas era tra i due diplomatici che erano rimasti a Kiev durante periodo più duro dei bombardamenti. Lo riferisce l'ambasciatore ucraino presso la Santa Sede Andrii Yurash.

Ore 11:26 - Kiev: armi pesanti russe in Bielorussia, al confine con l'Ucraina

Le truppe russe hanno schierato armi pesanti, come i sistemi missilistici balistici tattici ipersonici a corto raggio Iskander-M, in territorio bielorusso lungo il confine con l'Ucraina: lo ha reso noto lo Stato maggiore di Kiev, secondo quanto riporta il Kyiv Independent . La Russia ha anche posizionato lungo il confine sistemi missilistici terra-aria e di artiglieria antiaerea a medio raggio Pantsir, sistemi missilistici S-400 e aerei operativi e tattici.

Ore 11:15 - Kiev: 32 giornalisti uccisi in Ucraina dal 24 febbraio

Almeno 32 giornalisti sono stati uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione russa, il 24 febbraio: lo ha reso noto su Telegram il ministro della Cultura e della politica dell'informazione ucraino Alexander Tkachenko, ricordando che oggi in Ucraina è la Giornata del Giornalista. «Quest'anno, la Giornata del Giornalista ha un sapore speciale di amarezza. In quattro mesi di una guerra su vasta scala abbiamo perso 32 giornalisti... In 8 anni di guerra ne abbiamo persi ancora di più. Memoria eterna ai nostri combattenti sul fronte delle informazioni avanzate», ha scritto Tkachenko.

Ore 11:05 - «Mosca concorda con Kiev e Ankara per un corridoio del grano»

Mosca avrebbe concordato con Kiev e Ankara uno schema preliminare per l'uscita da Odessa delle navi ucraine con il grano: i militari turchi saranno impegnati nello sminamento e scorteranno le navi in acque neutrali. Lì, le navi incontreranno le navi russe e le scorteranno sul Bosforo. Lo rivela il quotidiano russo Izvestia citando una fonte informata di alto rango. Secondo il quotidiano russo, ripreso dai media ucraini, finora lo schema è stato concordato solo per Odessa.

Ore 11:03 - Sullivan: «Mosca e Washington continuino a parlare. Impossibile una riconciliazione rapida»

John J. Sullivan, l'ambasciatore statunitense a Mosca nominato da Trump, in una intervista all'agenzia russa Tass , ha affermato che sarebbe un errore chiudere l'ambasciata Usa in Russia, nonostante la guerra in Ucraina, in quanto le due principali potenze nucleari devono porter continuare a dialogare, tenendo un canale aperto. Anche se è convinto che una riconciliazione rapida tra Mosca e Washington sia impossibile nel breve periodo.

«Alcuni mesi fa, l'ex presidente Medvedev ha rilasciato una dichiarazione — spero frutto di qualche esagerazione — secondo la quale dovremmo chiudere le ambasciate e guardarci l'un l'altro con il binocolo», ha detto il diplomatico, «non possiamo permetterci il lusso di tornare indietro di decenni, al dopoguerra. Dobbiamo mantenere la capacità di parlarci. C'è poco altro da aggiungere qui. Questa è una constatazione di fatto».

Secondo Sullivan, al momento appare molto difficile che Russia e Stati Uniti possano riprendere i negoziati sulla limitazione degli arsenali nucleari. «Uno dei primi passi compiuti dal presidente Biden al momento del suo insediamento nel gennaio 2021 è stato quello di dichiarare la sua intenzione di rinnovare il trattato Start-3 e di prorogarlo per cinque anni», ha ricordato Sullivan, «il quinquennio è iniziato il 5 febbraio 2021 e si concluderà il 5 febbraio 2026, quando il trattato Start-3 finisce. Si può rinnovare una sola volta per cinque anni, e l'abbiamo già fatto».

Ore 10:57 - Bombardamenti a Severodonetsk e Lysychansk aumentati di dieci volte

«Il numero di bombardamenti a Severodonetsk e Lysychansk è aumentato di dieci volte. Nella regione di Luhansk ci sono molte città con una situazione paragonabile a Mariupol: ora i russi stanno livellando Severdonetsk e Lysychansk». Così Serhiy Gaidai, governatore ucraino di Luhansk, citato dal Guardian .

Un uomo davanti alla sua casa bombardata a Lysychansk (Afp)

Ore 10:49 - Di Maio: continueremo con escalation diplomatica

«Ricordo che la guerra è stata provocata dalla Russia, che è l'aggressore, e sta mietendo vittime tra i cittadini ucraini, che sono gli aggrediti. Noi continueremo a lavorare per la pace, continueremo a lavorare per un'escalation diplomatica, ma per volere la pace bisogna essere in due». Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi di Maio, a Napoli. Aggiungendo: «L'Ucraina ha fatto importanti aperture negli ultimi mesi ma la Russia continua a intensificare i bombardamenti sul Donbass».

Ore 10:41 - Mosca denuncia attacco contro Tyotkino, vicino al confine

Le autorità russe hanno denunciato un attacco contro Tyotkino, nella regione russa occidentale di Kursk, vicino al confine con l'Ucraina. «Non ci sono stati morti o feriti», ha dichiarato il governatore Roman Starovoit sul social vkontakte . Bersaglio dell'attacco, ha quindi aggiunto, era un ponte, ma ad essere colpiti sono stati anche un edificio residenziale e la locale fabbrica di zucchero. Le immagini mostrano un ponte ferroviario apparentemente distrutto nell'impatto. Il ponte sarebbe stato usato dall'esercito russo per l'invio di rinforzi in Ucraina.

Ore 09:13 - Esplosioni a Mykolaiv e Kherson

A Mykolaiv sono state udite diverse esplosioni. Lo riferisce il sindaco, Oleksandr Sienkevych.

Questa mattina anche i residenti della vicina Kherson, già occupata dai russi, sono stati svegliati da esplosioni.

Ore 08:55 - «Severodonetsk sotto pesante attacco russo, colpite città vicine»

Continua l’assalto russo su Severodonetsk , nella regione di Luhansk, dove le forze armate di Mosca stanno lanciando colpi di mortaio e di artiglieria contro i soldati ucraini che difendono la città. Lo riferisce l’esercito ucraino, spiegando che nell’attacco russo sono anche state colpite le vicine città di Slovyansk, Lysychansk e Orikhove. «In questo momento a Severodonetsk sono in corso combattimenti ferocissimi e dalla rapida evoluzione — ha detto governatore della regione, Sergiy Gaidai, alla tv ucraina —. I nostri difensori sono riusciti a effettuare una controffensiva per un certo periodo; hanno liberato quasi metà della città. Ma ora la situazione è un po' peggiorata per noi».

Danneggiate anche infrastrutture nelle città di Metolkino, Borivske, Ustynivka e Toshkivka, secondo l’ultimo rapporto diffuso dallo stato maggiore delle forze armate ucraine. Le forze russe stanno anche bombardando le infrastrutture civili degli insediamenti di Chernihiv e Sumy.

Ore 08:42 - Salvini: spero non serva votare su nuove armi

«Spero che non ci sia bisogno di votare un nuovo invio di armi e che si voglia usare la diplomazia». Sono le parole del segretario della Lega Matteo Salvini ai microfoni di del programma Aria pulita su 7 gold, rispondendo alla domanda su cosa voterebbe. Prima possibile bisogna aprire «Il tavolo di dialogo, che potrebbe essere in Turchia, a me piacerebbe fosse in Vaticano, e poi saranno Ucraina e Russia a decidere».

Ore 08:21 - 31.250 soldati, e 14 generali

Sarebbero 31.250 i soldati russi che hanno perso la vita nel corso di questi 103 giorni di guerra in Ucraina. A fornire il conteggio sono le forze armate di Kiev: come sempre, non ci sono conferme ufficiali da parte di Mosca. Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora dall'esercito russo, lo Stato maggiore di Kiev indica anche di aver distrutto 176 elicotteri e 551 droni, 1.386 carri armati, 690 pezzi di artiglieria, 3.400 veicoli blindati per il trasporto delle truppe, 125 missili da crociera e 13 navi. A fare rumore, però, oltre a queste cifre (immense), è il conteggio dei generali di Mosca che sarebbero caduti nel corso della «operazione speciale» : se venissero confermate le morti di Berdnikov e di Kutuzov, sarebbero almeno 14 gli alti ufficiali di Mosca uccisi dalle truppe di Kiev.

Ore 07:53 - I prezzi che salgono (anche da noi)

«Non ci fosse la guerra, sarebbe la grande storia di oggi: l'inflazione rialza la testa, torna in Italia e in Europa un animale che i più giovani non sapevano neanche esistesse. Ma con quali conseguenze?». Sono queste le prime parole del primo numero di Whatever it takes , la nuova newsletter settimanale firmata da Federico Fubini, e dedicata agli abbonati al Corriere della Sera (ma la si può provare gratis per 30 giorni; basta cliccare qui). La risposta non è immediata, ma Fubini spiega, anzitutto, le differenze tra l'inflazione in Europa e quella negli Stati Uniti: «L'inflazione che abbiamo in Europa e in Italia è frutto del rincaro dei prodotti importati, a partire dagli aumenti dell'energia (più 39% annuo) e del cibo (più 8% circa). Al netto di questi, il carovita non sta mettendo radici. Non ce n'è ancora evidenza, almeno. E questa è una differenza fondamentale con gli Stati Uniti» Il problema, però, è che «in primavera la fiducia dei consumatori ha messo a segno dei crolli da record, in Europa e in Italia. I rincari di guerra - alla pompa di benzina, al supermarket - portano le famiglie a tagliare su altre spese». Come può reagire la Bce? Fubini indica una linea che eviti i rischi di chi vuole «giocare a fare lo sceriffo»: ed è quella dell'italiano Fabio Panetta: «se la Banca centrale si intestardisce a riportare molto in fretta l'inflazione al 2% - non potendo lei stessa produrre da Francoforte gas e petrolio a basso costo - dovrà distruggere la domanda e far crollare i prezzi di tutto ciò che non è energia. Cioè, deve riportarci in recessione. E rischiare di mandare alle stelle lo spread dell'Italia. Sarebbe la replica degli errori - passati ormai nei libri di storia su cosa non fare - che la Bce commise nel 2008 e nel 2011, quando alzò i tassi durante la peggiore crisi dal 1929. Questa settimana il vertice della Bce torna a riunirsi per discutere le prossime mosse. Un ritocco ai tassi in estate sarebbe comunque ragionevole. Ma speriamo non decida di festeggiare... come fosse il 2011». Qui la newsletter integrale, qui il pulsante per poterla ricevere, ogni lunedì.

Ore 07:45 - Kiev: 262 bambini uccisi e 467 feriti dall’inizio della guerra

Sono 262 i bambini uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa, secondo gli ultimi dati comunicati oggi dalle autorità di Kiev. I bambini feriti sono invece 467, ha spiegato l’ufficio del procuratore generale ucraino, che indica dunque in 729 il totale dei bambini colpiti dalla guerra. Il bilancio potrebbe comunque essere più alto, a causa della difficolta a reperire informazioni certe nelle zone in cui si stanno verificando intensi combattimenti.

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Ore 07:41 - Le armi occidentali, Kiev e l'Isola dei serpenti

Il quotidiano bollettino dell'intelligence militare britannica — per quanto tendenzialmente sempre «favorevole» a Kiev — resta una lettura obbligata, ogni mattina, per capire che cosa si stia muovendo sul campo di battaglia, e dove siano puntati gli occhi degli 007 occidentali. I punti di attenzione sono tre, nel bollettino odierno: • L'attacco a Kiev di ieri : «Alle prime ore del mattino di domenica 5 giugno, missili russi Kh-101 lanciati da caccia di Mosca hanno colpito infrastrutture ferroviarie a Kiev — con ogni probabilità un tentativo di impedire il rifornimento di armi occidentali verso le zone di combattimento, a Est». È la «guerra dei convogli» di cui hanno parlato Andrea Marinelli e Guido Olimpio, qui.

• Il Donbass : «Pesanti combattimenti continuano nella città - contesaa - di Severodonetsk. Le forze russe spingono verso Sloviansk, e il loro tentativo è quello di circondare le truppe ucraine». • Il mare : «Dopo aver perso il Moskva ad aprile, le forze russe hanno spostato diversi sistemi di difesa missilistica sull'Isola dei Serpenti, per fornire copertura aerea alle navi che operano nell'area. Quest'attività contribuisce a rendere effettivo il blocco navale delle coste ucraine, e impedisce la ripresa del commercio marittimo — compreso l'export di grano». Con quali conseguenze, lo spiegano Milena Gabanelli, Danilo Taino e Massimo Sideri, qui.

Latest Defence Intelligence update on the situation in Ukraine - 6 June 2022 Find out more about the UK government's response: https://t.co/7sDt8fXMK3 ?? #StandWithUkraine ?? pic.twitter.com/BwzT24DRlM— Ministry of Defence ?? (@DefenceHQ) June 6, 2022

Latest Defence Intelligence update on the situation in Ukraine - 6 June 2022 Find out more about the UK government's response: https://t.co/7sDt8fXMK3 ?? #StandWithUkraine ?? pic.twitter.com/BwzT24DRlM

Ore 07:36 - Le minacce di Putin: «Pronti ad attaccare nuovi bersagli»

(Fabrizio Dragosei ) Il presidente Vladimir Putin è stato solo allusivo: se gli americani forniranno a Kiev missili a più lunga gittata, allora «mirano a prolungare il conflitto» e «dovremo trarre le adeguate conclusioni e usare i mezzi di distruzione, che abbiamo in quantità, per colpire quegli obiettivi che non abbiamo ancora toccato ». A chiarire cosa volesse dire esattamente il Capo supremo è intervenuto l’ex presidente Dmitrij Medvedev, fedele scudiero ed esegeta di Vladimir Vladimirovich. Putin voleva far capire a chi di dovere che la Russia è pronta anche a lanciare i suoi Cruise oltre la frontiera ucraina. Ha spiegato con pazienza Medvedev a un intervistatore: «Se questi nuovi sistemi verranno usati contro bersagli in Russia, le nostre forze dovranno prendere di mira i centri dove si prendono le decisioni». Cioè? «Sia il ministero della Difesa che lo Stato maggiore ucraino. Ma bisogna capire che i centri finali di assunzione delle decisioni in questo caso purtroppo non sono nemmeno nel territorio di Kiev . Perciò siamo certamente di fronte a una minaccia che si dovrà considerare». (Qui l’articolo integrale di Fabrizio Dragosei)

Putin threatens #Ukraine with new strikes if we receive MLRS. English subtitles pic.twitter.com/tAILocNKau— Anton Gerashchenko (@Gerashchenko_en) June 5, 2022

Putin threatens #Ukraine with new strikes if we receive MLRS. English subtitles pic.twitter.com/tAILocNKau

Ore 07:32 - L’ambasciatore russo, l’invito mancato al Quirinale e la «vendetta»

(Fabrizio Caccia ) Il 2 giugno, per la prima volta, non è stato invitato al Quirinale e c’è rimasto male, l’ambasciatore russo Sergey Razov: «La politica è politica — ha sospirato amaro — ma in tutti questi anni io e mia moglie abbiamo assistito con grande piacere al solenne ricevimento del presidente della Repubblica italiana». Ecco, però, che entro pochissimi giorni, l’ambasciatore offeso potrebbe già consumare la sua «vendetta»: dopo due anni di pandemia, il 12 giugno, tornerà in presenza la festa per la Giornata della Russia a Villa Abamelek, la sua residenza romana immersa in un parco di 27 ettari nei pressi del Gianicolo, con più di mille invitati, tra diplomatici, politici, addetti militari, fuochi pirotecnici e musica dell’Inguscezia, come da tradizione. E allora attenti agli inviti: nel 2018 c’era già Matteo Salvini (con Gianluca Savoini) all’epoca ministro dell’Interno. Salvini che poi in ambasciata è diventato quasi un habitué: quattro gli incontri con Razov negli ultimi mesi accompagnato dal suo consulente Antonio Capuano per preparare il viaggio a Mosca, poi tramontato. E quest’anno? (Qui l’articolo integrale)

Ore 07:29 - La campagna russa anti-Italia pianificata all’inizio di marzo

(Alessandro Trocino ) Il dossier sui «putiniani» d’Italia è destinato ad ingrossarsi. Dopo l’articolo del Corriere di ieri, è la vicepresidente del Copasir Federica Dieni (M5S) a confermare il lavoro che il comitato sta portando avanti per mettere a punto la rete degli italiani filo Putin composta di politici, economisti, freelance, opinionisti : «Stiamo facendo gli approfondimenti sulle forme di disinformazione e di ingerenza straniere. Siamo in attesa di alcune risposte». Un lavoro complesso quello del Copasir, un’indagine su tv, giornali, social network per fare chiarezza su un’eventuale minaccia «ibrida» russa che tenterebbe di influenzare il dibattito nei Paesi occidentali con propaganda, disinformazione e fake news. Sulla questione tornano oggi, con un nuovo articolo, Fiorenza Sarzanini e Monica Guerzoni: «L’attacco del ministero degli Esteri di Mosca all’Italia per la “violazione dei diritti dei cittadini russi” era stato pianificato già dagli inizi di marzo, pochi giorni dopo l’invasione dell’Ucraina . Una campagna di disinformazione che ha due obiettivi: denunciare la “russofobia” e dimostrare che “le sanzioni contro la Russia danneggiano soprattutto i Paesi che le applicano”». Trovate il loro articolo qui.

Ore 07:18 - Putin e l’arma dei migranti

Vladimir Putin nega ogni responsabilità; ma è chiaro come l’invasione da lui lanciata contro l’Ucraina, e il blocco dei porti di Kiev, abbiano scatenato una vera e propria «guerra del grano», con le derrate alimentari bloccate in Ucraina usate come arma di ricatto per il mondo. Il Dataroom di Francesco Battistini, Milena Gabanelli e Massimo Sideri spiega esattamente come questa arma venga impiegata. Anzitutto, i fatti: prima della guerra, l’Ucraina utilizzava per il 95% delle esportazioni i porti di Mariupol, Berdiansk, Kherson e Odessa. Ora, naturalmente, non può più. Il blocco dei cereali ucraini ha aperto la porta a nuovi acquirenti di grano russo fuori dall’Europa. Lo scorso marzo, a guerra già iniziata, la Russia ha incrementato del 60% le esportazioni di grano. Grano suo e rubato agli ucraini. E rivenduto a prezzo maggiorato, vista la carenza nel mercato. Ma c’è un’altra conseguenza di questa crisi. «In tutto il Maghreb, i prezzi agricoli stavano già aumentando molto prima dell’invasione russa dell’Ucraina dice il ministro del Bilancio del Marocco, Fouzi Lekjaa, a causa di siccità, costi del carburante e carenza di concimi. Lo scenario drammatico in Africa non si è ancora verificato, ma presentarlo già come esploso rischia di innescare l’emigrazione di massa come è accaduto nel 2011.Uno spostamento che si andrà ad aggiungere a quello ucraino e che l’Europa non sarà in grado di reggere. Lo scenario migliore per Putin, e forse parte della sua strategia: utilizzare la leva alimentare per destabilizzare. Ci aveva già provato ammassando migranti al confine con la Bielorussia. Gli era andata male. Di certo non ha nessuna pietà per quei 41 milioni di persone già sull’orlo della fame, che non contano niente perché non avendo i soldi per pagare lo scafista o il trafficante, non potranno mai spostarsi. A loro non manda nemmeno un chicco del suo raccolto». (Il Dataroom è qui)

Ore 06:06 - La Casa Bianca sostiene sforzi Italia per stop guerra

L’amministrazione Biden sostiene gli sforzi dei suoi alleati e partner, compresa l’Italia, per mettere fine alla guerra in Ucraina. Lo ha riferito all’Ansa un portavoce della Casa Bianca, rispondendo alla domanda su come il governo Usa considera la proposta italiana in quattro punti per il cessate il fuoco in Ucraina e per mettere fine al conflitto attraverso un accordo negoziato.

Ore 05:26 - Allerta Usa, navi russe in movimento con «grano rubato»

Gli Stati Uniti hanno allertato 14 Paesi, in gran parte in Africa, che navi russe piene di quello che un cable del dipartimento di Stato americano definisce «grano ucraino rubato» potrebbero essere dirette verso di loro, ponendo il dilemma di cosa fare: beneficiare di possibili crimini di guerra e dare un dispiacere al potente alleato occidentale o rifiutare il grano a buon mercato in un periodo in cui il suo prezzo sta impennandosi e centinaia di migliaia di persone sono affamate. Un dilemma che, secondo alcuni esperti contattati dal New York Times , lascerà solo la seconda scelta a molti di questi Paesi, sia per il grande numero di persone sull’orlo della carestia sia per la loro forte dipendenza dall’acquisto di armi russe. Il cable diplomatico americano identifica per nome tre cargo russi sospettati di trasportare il grano. L’allarme lanciato da Washington rinforza le accuse del governo ucraino secondo cui Mosca ha rubato sino a 500 mila tonnellate del suo grano, per un valore di 100 milioni di dollari, trasferendolo nei porti in Crimea e poi caricandolo sulle navi.

Ore 01:18 - Regno Unito conferma invio lanciarazzi a Kiev

Il Regno Unito fornirà all’Ucraina lanciarazzi con un raggio di 80 chilometri per contrastare l’offensiva russa. Lo ha annunciato il ministero della Difesa. Questi sistemi M270 MLRS «aumenteranno significativamente le capacità delle forze ucraine», ha affermato il ministero in una nota. La decisione è stata presa in «stretto coordinamento» con Washington. «Se la comunità internazionale mantiene il suo sostegno, l’Ucraina può vincere», ha osservato il ministro della Difesa britannico Ben Wallace. «La strategia della Russia sta cambiando e anche il nostro sostegno deve cambiare», ha aggiunto, sottolineando che le nuove armi consentiranno agli ucraini «di proteggersi meglio dall’uso brutale dell’artiglieria a lungo raggio, che le forze di Putin hanno utilizzato indiscriminatamente per radere al suolo le città». Il sostegno militare del Regno Unito all’Ucraina è stato finora di oltre 750 milioni di sterline.

Ore 00:46 - Ucraina: governatore, 60% oblast Zaporizhzhia in mano russa

Quasi il 60% dell’oblast di Zaporizhzhia è occupato dalle truppe russe: lo afferma il governatore Oleksandr Starukh, citato dal Kyiv Independent . Parlando ieri con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in visita nella regione sudorientale, Starukh ha spiegato che i russi hanno distrutto oltre 2.700 siti infrastrutturali nell’oblast e che 77 tra città e villaggi della regione sono senza elettricità a causa dei combattimenti.

Ore 22:01 - Cieli chiusi: Lavrov cancella la visita a Belgrado

Il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov è stato costretto ad annullare una sua visita programmata in Serbia dopo che una serie di Paesi dell’Europa dell’Est non ha concesso il passaggio al suo aereo. A chiudere i cieli sono stati la Bulgaria, la Macedonia del Nord e il Montenegro. Belgrado ha mantenuto in questi mesi una linea di fedeltà al Cremlino.

Ore 20:11 - Kiev: in 5 giorni i russi cercheranno di radere al suolo il Lugansk

Nei prossimi cinque giorni, i russi cercheranno di radere al suolo la regione di Lugansk. «Non hanno altre tattiche, non possono combattere altrimenti». Così il governatore Sergey Gaidai, come riporta Unian. Secondo lui, l'evacuazione da Severodonetsk è attualmente impossibile. «Circa 15.000 persone rimangono in città. 98 persone sono state salvate oggi da Lysychansk », ha spiegato Gaidai. «Ci aspettiamo nel prossimo futuro che tutte le riserve a cui i russi hanno accesso, tutte le attrezzature , tutto il personale sarà incaricato» di prendere il Lugansk. Dal 2014, spiega, quando la Russia occupò parte del Lugansk, Severodonetsk era un centro regionale e «per i russi sarà una vittoria che potrà essere "venduta" ai soldati e alla popolazione», ha detto Gaidai.

Ore 20:10 - Zelensky visita truppe al fronte a Zaporizhzhia

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha visitato Zaporizhzhia, dove ha incontrato gli sfollati di Mariupol. Durante la visita nella regione, il leader di Kiev ha anche ispezionato alcune postazioni di rilievo dell'esercito. «Voglio ringraziarvi per il vostro grande lavoro, per il vostro servizio, per aver protetto tutti noi, il nostro Stato. Grazie a tutti», ha detto Zelensky ai militari.

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