Alta velocità nel Vallo di Diano e le resistenze del Cilento. Angelo Paladino: “Doppiezza politica e culturale” – Ondanews.it

2022-09-17 06:47:23 By : Ms. Ann Wang

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“Ho seguito i resoconti giornalistici relativi all’incontro, tenutosi la settimana scorsa a Vallo della Lucania, sul tema ‘L’inganno dell’Alta Velocità SA/RC – 30 miliardi per un pugno di minuti’, rimanendo attonito ed amareggiato per i toni e i contenuti del dibattito, dichiaratamente ostile alla scelta effettuata da RFI a favore del tracciato verso il Vallo di Diano“.

Con queste parole l’avvocato Angelo Paladino, da sempre attento alle problematiche locali, si è espresso in merito alla diatriba che vede su fronti opposti il Vallo di Diano e il Cilento sul tracciato dell’Alta Velocità che interesserà la zona di Buonabitacolo.

“Molti dei relatori presenti al dibattito si sono impegnati, nel recente passato, affinché l’Alta Velocità si realizzasse, senza se e senza ma, ed attraversasse il Cilento con una fermata a Sapri; e ciò in alternativa al previsto passaggio nel Vallo di Diano. I numerosi incontri, a vari livelli, sollecitati dai comitati e da amministratori e politici, erano finalizzati solo ad ottenere lo spostamento del tracciato verso il Cilento. – commenta Paladino – In tali occasioni nessuno ha mai sollevato dubbi e perplessità sulla necessità di una tale infrastruttura, né sulla entità della relativa spesa. Quando Rete Ferroviaria Italiana, dopo aver effettuato le consultazioni di rito con i portatori di interesse locali, ha confermato, motivandola compiutamente, la scelta di un tracciato che attraverserà il Vallo di Diano, immediatamente e pretestuosamente i toni e gli argomenti sono cambiati. Si è gridato subito all’inganno, al sopruso e l’infrastruttura, che prima rappresentava un’opportunità unica per lo sviluppo del territorio, è diventata, improvvisamente, inutile, dannosa, vero e proprio spreco di denaro pubblico, con minaccia, fra l’altro, di improbabili e temerarie iniziative pseudo-giudiziarie”.

Paladino pone l’accento sulla validità dell’opera infrastrutturale: “Mi pare di capire che se la scelta fosse stata diversa, l’opera sarebbe stata un investimento utile ed indispensabile, mentre sarebbe vero il contrario, solo perché la scelta è caduta in favore del Vallo di Diano. – prosegue – E’ veramente avvilente assistere ad un tale indecente spettacolo di doppiezza culturale e politica, che favorisce un preoccupante clima di astio e contrapposizione fra popolazioni e territori contigui, che hanno bisogno di dialogare e di configurare, insieme, un progetto di sviluppo comune, equilibrato e diffuso. Non è certamente vero, come lamentato, che il Cilento resterebbe tagliato fuori dalla decisione di RFI. La rete ferroviaria, a doppio binario, è presente da sempre su tale territorio servendo tutte le località turistiche e non vi è alcun segnale di ridimensionamento. La variante alla S.S.18 rappresenta un valido ed efficace collegamento stradale, sia a nord che a sud, con l’autostrada Salerno – Reggio Calabria. Le Vie del Mare sono state, negli ultimi tempi, ulteriormente potenziate e rappresentano la modalità di trasporto collettivo più avanzata e sostenibile”.

“E’ vero che, invece, il Vallo di Diano, anche per responsabilità, di un ceto politico, spesso distratto e disunito, è privo di qualsiasi collegamento ferroviario alla rete nazionale, oltre ad essere stato privato di essenziali servizi pubblici (Tribunale, Carceri, ecc.), servizi questi fortunatamente presenti nel Cilento. – conclude Paladino –  In un periodo nel quale le guerre, purtroppo, non mancano bisognerebbe che chi ha responsabilità politica e amministrativa favorisse la pace in ogni ambito, evitando di diffondere ambiguità, ostilità e doppie verità di comodo. Ho, però, il convincimento che gli stessi che oggi scandalizzati e risentiti si comportano in tal modo, da qui a qualche mese verranno, disinvoltamente, nel Vallo di Diano per chiedere, con una grande faccia tosta, il voto e il consenso per la propria candidatura e per il proprio partito, in nome del ‘volemose bene’. Vedrete che sono stato facile profeta”.

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