23 startup della smart mobility: ecco le realtà italiane che innovano la mobilità - Economyup

2022-09-10 07:29:06 By : Ms. Delia Zhang

La mobilità sta cambiando e le aziende hanno sempre più bisogno di soluzioni e tecnologie innovative portate dalle startup. Qui un elenco di startup della smart mobility nate in Italia

Il modo di muoversi delle persone è in continua evoluzione e la nuova mobilità (smart mobility) ha sempre più bisogno dell’innovazione portata dalle startup. Diverse giovani realtà italiane si stanno cimentando in questo senso: alcune startup stanno dando il loro contributo al mondo dell’auto elettrica con tecnologie atte a facilitare la ricarica delle vetture, altre operano nel settore della Mobility-as-a-Service, ovvero la nuova modalità di pianificare il proprio viaggio urbano che consente di prenotare tutti i mezzi necessari da un’unica piattaforma. Ci sono poi startup che offrono soluzioni e servizi per la sharing mobility, la mobilità condivisa, altre che puntano a risolvere con sistemi di intelligenza artificiale l’annoso problema del trovare parcheggio. Stanno fiorendo anche realtà innovative dedicate a migliorare la logistica, portandola a diventare smart logistics. E qualcuna si spinge nell’avveniristico settore della mobilità aerea progettando l’avvento degli aereotaxi.

Abbiamo voluto segnalare 23 società innovative della smart mobility create in Italia: alcune nate da poco e in piena fase di startup, altre ad uno stadio più maturo, già lanciate verso la dimensione di scaleup. Tutte sono al lavoro per migliorare il modo di muoversi delle persone. Ulteriori segnalazioni possono essere inviate a redazione@economyup.it.

Reefilla nasce a Torino nell’aprile del 2021 da un’iniziativa imprenditoriale di tre manager FCA – Marco Bevilacqua (CEO), Gabriele Bergoglio (CFO) e Pietro Balda (Tech & Marketing Officer) – che, forti di oltre 10 anni di esperienza nel settore automotive, hanno sviluppato una soluzione di charge delivery (ovvero ricarica a domicilio) immaginando un nuovo paradigma per il passaggio alla mobilità sostenibile.

Attualmente incubata in I3P – Politecnico di Torino, la startup ha infatti realizzato il primo servizio di ricarica per veicoli elettrici “mobile e predittivo”  con l’intenzione di mettere a disposizione un’alternativa in modalità “as a service” complementare alle tradizionali colonnine di ricarica, che nei centri urbani al momento sono poco diffuse e, di conseguenza, difficilmente “libere”.

A luglio 2022 la startup torinese ha chiuso il suo primo round di finanziamento da un milione di euro guidato da Motor Valley Accelerator, che ha accelerato Refilla a pochi mesi dalla sua fondazione.

Fondata nel 2016 ad Almenno San Bartolomeo (Bergamo) da due giovani ingegneri meccanici, Andrea Daminelli e Massimo Zenoni, DazeTechnology ha come mission la semplificazione della ricarica quotidiana delle auto elettriche, ovviando ai problemi che presenta quella manuale grazie allo sviluppo del primo sistema di ricarica conduttiva.

La società bergamasca, dopo una prima fase di R&S durante la quale, nel 2017, si è aggiudicata il premio “Amazon Launchpad Special Award” alla diciassettesima edizione del premio Gaetano Marzotto per la più innovativa startup di prodotto, nel 2018 ha beneficiato del supporto di Daminelli SrL e FAE Technology SpA per installare il primo prototipo del suo sistema di ricarica (DazePlug) completamente autonomo su una Nissan Leaf. Nel 2020 è risultata tra le finaliste di MCE4x4, evento per imprese e startup che innovano la mobilità voluto da Assolombarda e da Camera di Commercio Milano Monza Brianza Lodi con il supporto organizzativo di Nuvolab. Attualmente la società è presente sul mercato con due prodotti innovativi, rivolti sia ai privati che dal 2022 alle aziende.

Startup padovana fondata da Alberto Stecca, CEO, e Cristiano Griletti, Head of R&D, progetta e produce colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici ad alta innovazione tecnologica (per grandi gruppi, l’ultimo annunciato è Repower, ma anche per privati). Nata a gennaio 2021, in poco più di un anno ha registrato una crescita molto rapida. Il prodotto di punta è il caricatore universale per la mobilità sostenibile Prism.

Hello Mobility, startup della smart mobility fondata a Trento nell’ottobre del 2019, è una piattaforma aperta abilitante per servizi di mobilità che, in virtù di un business model B2B, ha scelto di abilitare i servizi alle aziende clienti senza passare da un’app. A loro volta, i clienti possono proporli ai rispettivi utenti finali attraverso le loro applicazioni. Nei suoi tre anni di vita ha avviato collaborazioni con aziende leader in diversi settori: automobilistico, assicurativo, di noleggio a lungo termine e di gestione della flotta.

I due elementi cruciali su cui si basa tutto l’ecosistema sono rete e tecnologia. Nello specifico, la rete dei servizi di mobilità è in costante evoluzione e integra sempre più servizi necessari per semplificare gli spostamenti nelle grandi città europee offrendo un’esperienza utente sempre coerente.

Negli anni, Hello Mobility ha stretto diversi accordi di collaborazione, tra i quali quello risalente al novembre del 2021 con la startup olandese Dott, attiva nella micromobilità urbana con bici, scooter e monopattini “in sharing” partendo da Roma Grazie alla partnership, gli automobilisti che si recano nelle rimesse convenzionate con la startup italiana possono parcheggiare il proprio veicolo ottenendo in cambio la disponibilità di uno elettrico al 100%, grazie al quale spostarsi in modo ecosostenibile nel cosiddetto “ultimo miglio”.

Inoltre, a fine luglio 2022, Hello Mobility ha raggiunto un accordo di collaborazione con Arval Italia – società di noleggio a lungo termine – utile a lanciare il primo canone di noleggio che include servizi di ricarica per veicoli elettrici e plug-in.

Costituita nel 2014 a Chiasso (Svizzera) dal milanese Emiliano Saurin e da Serena Schimd, Urbi è nata come realtà operante nella MaaS (mobility as a Service) proponendo un’unica applicazione che aggrega diversi servizi di mobilità condivisa in modo da permettere di prenotare da una sola piattaforma servizi di car, scooter e bike sharing, taxi, ride sharing e trasporto pubblico.

Grazie ai fondi ricevuti dalla società di turismo online Lastminute.com, la startup si è espansa in 15 città continentali fino al 2017, anno in cui il 70% della società è stato acquisito dal Gruppo Telepass con l’obiettivo di proporre sempre più soluzioni di mobilità integrata.

Urbi, infatti, integra in un’unica app i servizi di mobilità urbana con treni (Trenitalia), shuttle aeroportuali a medio-lunga percorrenza e navi (Moby) per rispondere alle diverse esigenze negli spostamenti degli utenti, coprendo attualmente oltre 40 città europee.

Da ottobre 2021 l’app consente di prenotare anche i monopattini di VOI Technology, in virtù di una nuova partnership volta ad arricchire l’offerta di servizi di Urbi.

2hire è una startup innovativa fondata a Roma nel 2015 da Filippo Agostino, Matteo Filippi, Andrea Verdellocco ed Elisabetta Mari accelerata da LUISS EnLabs, l’acceleratore d’impresa nato in collaborazione con LVenture Group. La società propone soluzioni di gestione della mobilità per veicoli connessi e non, rivolgendosi ai produttori di auto e ai servizi di sharing.

La piattaforma realizzata da 2hire permette infatti di monitorare, gestire ed aggiornare i servizi dei parchi auto di produttori e operatori dello sharing, connettendo veicoli in tutto il mondo con un ampio portafoglio di clienti che include società leader nel noleggio e nella condivisione di veicoli. Dal 2017, la startup ha connesso oltre 14.000 veicoli in tutto il mondo, dall’Europa al Sud America. Attiva in 15 Paesi, 2hire offre diverse soluzioni per abilitare l’accessibilità digitale di diversi veicoli e connetterli a prescindere dalla loro natura.

Nel 2017, la startup ha ricevuto un primo finanziamento da parte di LVenture Group, Invitalia Ventures, Boost Heroes, MobilityUP e altri investitori per un totale di 680 mila euro, per poi chiudere un secondo round di investimento da 5,6 milioni di euro nel 2020 condotto dal gestore di Venture Capital P101 SGR – attraverso il suo secondo veicolo Programma 102, che ha investito 3,9 milioni di euro – con la partecipazione di Linkem e dei precedenti soci.

OpenMove è una soluzione sviluppata da Lucian Srl – startup di giovani ragazzi trentini – in collaborazione con Trentino trasporti esercizio e Trenitalia che progetta e realizza sistemi di bigliettazione elettronica, prenotazione, infomobilità, gestione flotta e business intelligence che garantiscono libertà di movimento e sicurezza per l’utente e sostenibilità per le aziende di trasporto.

Fondata a Rovereto nel 2014 dall’attuale CEO Lorenzo Modena, OpenMove ha attirato immediatamente su di sé grande attenzione, ottenendo anche premi in diversi bandi ed eventi: Trentino Open Data Challenge per la miglior app che utilizza open data, FI-WARE/EIT ICT Lab Challenge, bando europeo FinodexM E-Globalservice Mind The Bridge Bootcamp ed EIT Idea Challenge.

Attualmente la startup innovativa è presente grazie ai suoi servizi e prodotti in 11 Paesi tra Europa e Medio Oriente, senza tralasciare gli Usa. Inoltre, OpenMove gestisce 9 milioni di viaggi elaborando pagamenti per 45 milioni di euro per biglietti su base annua, ed è diventata negli anni una vera e propria software company specializzata nella realizzazione di ITS (Intelligent Transportation Systems), focalizzandosi in particolar modo sulla Mobility as a Service (MaaS).

Le soluzioni sviluppate negli anni da OpneMove vanno dall’integrazione MaaS e multimodale alla riscossione delle tariffe come sistemi di biglietteria mobile, integrazione con validatori di ticket e device palmari, prenotazione pedaggio e pagamento a informazioni in tempo reale sui passeggeri fino alla gestione della flotta e alla realizzazione e commercializzazione di applicazioni di “business intelligence” per la mobilità.

Wash Out, fondata nel 2016 a Milano da Andrea Grassi, Alessandro Morlin Visconti Castiglione e Christian Padovan, offre un servizio che permette di far lavare auto e moto a domicilio. Per averlo è sufficiente registrarsi sull’app dedicata, disponibile sia per Android e iOS, indicare i dati del veicolo da far lavare (numero di targa e modello), scegliere tra gli slot liberi indicando data e ora, nonché l’indirizzo in cui il veicolo è parcheggiato.

Incubata poco dopo la nascita in SpeedMIUp, l’incubatore dell’Università Bocconi di Milano, nel giugno 2018 la startup ha vinto B-Heroes, il business talent in onda sul canale NOVE di Discovery Italia, ideato e promosso da Fabio Cannavale, imprenditore nel mondo dell’innovazione e CEO di lastminute.com Group, in collaborazione con Intesa Sanpaolo, ricevendo un premio di 800.000 euro e avviando una collaborazione con il Gruppo Telepass.

Nel febbraio 2019 la collaborazione sfocia in un round di finanziamento da 1 milione di euro che vede la partecipazione di nuovi  investitori  fra cui, appunto, il gruppo Telepass  (Telepass, Telepass Pay, Infoblu, Urbi, KMaster): il secondo step dell’accordo, che consentiva già ai clienti dell’app Telepass Pay di fruire dei servizi di Wash Out.

Nel 2020, poi, il gruppo Telepass acquisisce il 70% della startup nell’ambito della strategia “Safe & Clean” utile ad offrire ai propri clienti una piattaforma sempre più completa di servizi digitali per la mobilità. Con Wash Out che dopo Milano, Roma, Torino, Firenze, Bologna e Monza, a inizio 2022 ha scelto Parigi per avviare il processo di internazionalizzazione.

Condividere l’auto di proprietà con estranei per breve tempo dietro pagamento. Con la convinzione che gli italiani fossero pronti a scoprire questa modalità di spostamento, ovvero la condivisione di automobili peer-to-peer, nel 2017 a Bologna Lorenzo Osti, Matteo Menarini e Silvio Vigato fondano la startup Auting.

Ad un anno dalla nascita, Auting ha stretto una partnership con Reale Mutua Assicurazioni, diventata socia della startup. Che, di fatto, propone un servizio più economico del noleggio auto classico, e include la copertura assicurativa del veicolo.

Attraverso una piattaforma con app inclusa, la startup si propone di mettere in contatto driver (privati che cercano un’auto per un arco di tempo limitato) e owner (privati che, invece, offrono la disponibilità del proprio veicolo quando inutilizzato guadagnando quando non sono al volante) iscritti gratuitamente al servizio e verificati. 

Scuter nasce come startup innovativa della smart mobility nel 2015 co-fondata da Gianmarco Carnovale (imprenditore seriale e CEO), Gabriele Carbucicchio (Chief Business Development Officer), dal progettista di motoveicoli Carmine Di Nuzzo (Chief Design Officer) e dall’ingegnere elettronico Luca Ruggeri (Chief Technology Officer), prefiggendosi l’obiettivo di ridisegnare la mobilità urbana personale partendo dal primo veicolo concepito ed ingegnerizzato per essere utilizzato nei servizi di sharing.

Il sistema progettato da Scuter è realizzato su una piattaforma cloud modulare basata su sistemi di machine learning ed intelligenza artificiale, una app per smartphone, un armadio di ricarica delle batterie ed un veicolo monoposto elettrico brevettato a tre ruote con poltrona per il conducente racchiusa in una sorta di cabina protettiva.

Nei primi due anni di attività la startup ha raccolto quasi 600 mila euro di investimenti pre-seed da “friends & family”, da business angel e dal crowdfunding attraverso la piattaforma Mamacrowd, incluso un grant della Commissione Europea per le startup cleantech più promettenti selezionate da ENEL attraverso il bando INCENSe.  Alla fine del 2021, Scuter ha chiuso un round di investimento seed stage sommando equity, debito e grant, per una raccolta totale superiore ai 3 milioni di euro.

Dopo il round la startup ha spostato la propria sede principale a Roma presso l’Hub di LVenture Group nella stazione Termini – dove il team cura l’operatività strategica, lo sviluppo software, la gestione finanziaria ed il marketing – ed ha aperto una unità di design e progettazione meccanica a Caserta, in prossimità con i partner che curano la produzione delle flotte.

Bicincittà  (BIC) è il network nazionale di Bicincitta Italia S.r.l., startup fondata a Torino da Mario Segato nel 2019 che si occupa di ideare, progettare, realizzare e gestire progetti di mobilità sostenibile.

Affermatasi nei tre anni nel mercato italiano per quanto riguarda il bike sharing. Bicincittà si rivolge principalmente alle pubbliche amministrazioni proponendo l’installazione di sistemi abilitanti per i servizi di condivisione delle biciclette e di velostazioni, nonché all’ampia platea di persone che utilizzano i suoi servizi.

Presente in oltre 100 città italiane con soluzioni di sharing mobility per le Municipalità, BIC si occupa della progettazione esecutiva, delle installazioni e della manutenzione delle flotte che compongono i vari servizi per i Comuni. Inoltre, la startup predispone anche le operazioni di marketing necessarie per sviluppare e promuovere la mobilità sostenibile e i suoi servizi di sharing.

Volvero, startup innovativa fondata a Vicenza da Marco Filippi nel 2018, nasce con l’obiettivo di permettere alle persone di avere in sharing una moto, un’auto o un veicolo commerciale in modo efficiente e sostenibile, risparmiando tempo e denaro.

Registrandosi alla piattaforma predisposta dalla startup vicentina, infatti, i proprietari dei predetti veicoli possono impostare la durata della condivisione, la distanza percorribile, il prezzo dello sharing e altri dettagli, con la possibilità di accettare qualsiasi richiesta presentata dai conducenti. Che, a loro volta, possono scegliere il veicolo più adatto per i relativi scopi, secondo condizioni di condivisione più adatte alle loro esigenze.

Dopo oltre due anni di test della piattaforma su cui si basa il servizio – che va oltre il semplice sharing, proponendosi invece come una sorta di Airbnb della mobilità poiché consente a chiunque di noleggiare il proprio mezzo di trasporto nei giorni in cui resta inutilizzato – la startup nel giugno del 2022 ha lanciato ufficialmente la propria app dedicata.

Fondata a Roma da Matteo Forte nel febbraio del 2020, Switch è una piattaforma software che rende le flotte per lo sharing di veicoli più profittevoli. La piattaforma, basata su intelligenza artificiale e machine learning, è dotata di specifici algoritmi di ottimizzazione, e suggerisce la migliore distribuzione possibile dei veicoli utilizzati per la condivisione delle società che operano nel settore, prendendo in considerazione l’aspettativa della “domanda di mobilità” in modo predittivo.

Inoltre, la realtà romana aiuta le aziende a prioritizzare le attività di manutenzione e le azioni necessarie affinché mantengano le rispettive flotte di veicoli per lo sharing “in salute”, e offre loro soluzioni di rotazione smart degli stessi affinché gli stessi siano posizionati dove servono e quando servono, finalizzando il maggior numero di operazioni possibili nel minor tempo possibile in modo da massimizzare l’utilizzo delle flotte rese disponibili per la condivisione.

La piattaforma software di Switch si caratterizza per la capacità di raccogliere i dati già in possesso dei clienti, arricchirli con altri utili a seconda delle necessità, prevede la domanda di mobilità e indica come riposizionare le flotte agli operatori dello sharing con l’obiettivo di rivoluzionare in chiave positiva la user experience.

Da un’intuizione di Lorenzo Maggioni e Damiano Frosi, autori di uno studio inerente la logistica del cosiddetto “ultimo miglio” nel mondo dell’e-commerce dal quale emerse come il mercato fosse frammentato e tecnologicamente complesso, nel 2019 inizia a prendere forma la realtà milanese Gel Proximity. Una startup della smart mobility nel campo della smart logistics.

Dopo aver vinto Switch2Product nel dicembre dello stesso anno, iniziando contestualmente il percorso di accelerazione in Polihub, nel luglio del 2020 Gel Proximity diventa a tutti gli effetti una startup innovativa, riconosciuta come Spin Off del PoliMi.

La proposta di Gel Proximity consiste in una piattaforma tecnologica totalmente dedicata alla logistica di prossimità, ovvero quella che percorre il cosiddetto “ultimo miglio”, ponendosi come obiettivi la sostenibilità e la crescita del canale e-commerce dimostrando un’attenzione particolare all’ambiente, alla logistica urbana e alla riduzione delle emissioni privilegiando il sistema di consegna e ritiro dei pacchi.

Dopo aver raccolto mezzo milione di euro a fine 2020, la startup debutta ufficialmente nel mercato italiano a marzo dell’anno seguente con la sua proposta, per poi entrare a far parte del Gruppo MBE Worldwide, ovvero una piattaforma leader su scala globale nell’offerta di soluzione per e-commerce, spedizioni e logistica, oltre a servizi stampa e marketing per PMI e privati.

Giovane startup innovativa nata nel 2020 dall’idea di quattro ingegneri appassionati di logistica, Cargoful è stata ideata e sviluppata a Londra, Boston ed in varie località d’Italia, da Isernia a Milano puntando all’Europa, per supportare la logistica con tutti i benefici della tecnologia.

Selezionata nel programma di accelerazione B4i- Bocconi for Innovation nell’ottobre del 2020, Cargoful di fatto è un Transportation Management System (TMS) di nuova generazione, realizzato con l’obiettivo ottimizzare l’operatività della flotta di automezzi e, contestualmente, aumentare marginalità e produttività poggiando su algoritmi avanzati e di Intelligenza Artificiale. Il software, infatti, punta a migliorare le performance delle aziende di trasporto e distribuzione incrementando la saturazione dei mezzi (con conseguente riduzione delle emissioni di CO2 fino al 10%).

Una volta che i mezzi lasciano il magazzino, la startup fornisce ai clienti una specie di “torre di controllo digitale” che permette di conoscere in modalità predittiva quali ordini saranno consegnati in orario e quali in ritardo, suggerendo possibili modifiche e notificando in tempo reale gli utenti e i loro clienti.

A metà luglio del 2022, l’azienda bresciana smeup ha puntato su Cargoful per la digitalizzazione dei trasporti, sottoscrivendo un aumento di capitale di 250 mila euro tramite il CVC S2 Capital, utili a diffondere le soluzioni della startup per aiutare un numero maggiore di operatori della logistica.

Fondata a Modena nel 2014 da Paolo Levoni, Gianluca Gaiba e Manuel Maggio come PMI innovativa, e diventata Società Benefit nel 2020, Wecity si propone di generare un cambio comportamentale nelle aziende, nella PA e nei cittadini favorendo gli spostamenti green e certificando la CO2  risparmiata grazie agli strumenti di AI. In pratica  fornisce un’applicazione che riconosce il tipo di trasporto utilizzato e calcola le minori emissioni di CO2 associate agli spostamenti. Aziende come Conad, Coop e Tucano hanno iniziato a erogare incentivi (sconti e buoni spesa) agli utenti della community, altre realtà come Arpae e Ausl l’hanno scelta per premiare la mobilità sostenibile dei propri dipendenti.

Giovane startup della smart mobility fondata dal 30enne perugino di origini marocchine Mattia El Aouak a Città di Castello nel 2019, Parkingmycar vuole risolvere uno dei principali problemi della mobilità: trovare parcheggio.

Grazie alla piattaforma dedicata parkingmycar.it e all’app collegata, la startup consente di trovare parcheggio in modo economico e rapido senza districarsi tra diversi siti e applicazioni, al momento esclusivamente vicino ai principali porti e aeroporti italiani al prezzo più conveniente dopo una comparazione dei costi, e punta a fare altrettanto con i parcheggi nelle città.

L’offerta di Parkingmycar da un lato aiuta gli automobilisti nel trovare parcheggio, prenotare e pagare poi la sosta; dall’altro “guida” i gestori dei parcheggi nella trasformazione digitale. La piattaforma – realizzata col supporto di Dinamo Lab, incubatore di startup di Città di Castello (Perugia) fondato nel 2019 dall’imprenditore Livio Rotini – include ed elabora preventivi per diverse tipologie di parcheggi (pubblici e privati), proponendo anche servizi extra come lavaggio e car valet (consegna dell’auto ad un addetto al parcheggio direttamente al terminal del porto o dell’aeroporto).

Presente nei principali porti e aeroporti italiani, attualmente Parkingmycar copre più di 20 città su tutto il territorio nazionale e, a inizio agosto del 2022, ha chiuso il suo primo round da 655 mila euro che ha visto coinvolti nove investitori tra cui MTI Holding, società che ha fra le sue attività principali lo sviluppo e il supporto di startup innovative, e SICI – Sviluppo Imprese Centro Italia SGR, Società di Gestione del Risparmio indipendente che gestisce cinque fondi di investimento alternativi chiusi.

Co-fondata nel 2014 da Marco Sciuto, Pierluigi Buttiglieri e Carlo Sciuto, Park Smart nasce come startup attiva nella gestione dei parcheggi, e nel corso degli anni ha implementato una tecnologia basata su un software in grado di analizzare lo stato dei parcheggi (liberi o occupati) comunicando agli utenti la disponibilità di parcheggi per auto in tempo reale mentre si trovano “impantanati” nel traffico e cercano un posto libero dove lasciare in sosta l’automobile.

Park Smart utilizza l’infrastruttura fisica dei sensori video – inclusi quelli già presenti sul territorio – per elaborare le immagini tramite una soluzione IoT proprietaria ribattezzata AISee, installabile localmente vicino alla telecamera. Park Smart offre contemporaneamente ai conducenti un modo rapido ed efficiente per trovare parcheggi disponibili dal proprio smartphone, oltre a fornire strumenti per aiutare le società che li gestiscono nel reperire nuovi clienti e, di conseguenza, massimizzare i ricavi.

Inoltre, la piattaforma software può funzionare in sinergia con altri servizi tipici delle smart city, contribuendo ad aiutare la Pubblica Amministrazione nell’operazione di organizzazione consapevole degli spazi pubblici.

Parkforfun nasce nel 2017 a Venezia da un’idea dei due founder – Davide Buscato e Luca Campanile – entrambi ex manager di aziende di trasporti e incontratisi casualmente nel 2015.

Dopo la prima mobility company, che propone servizi di trasporto sostenibile e condiviso permettendo ai clienti di raggiungere in modo sicuro ed economico i grandi eventi come concerti e simili, i due prendono atto del fatto che manca in Italia una piattaforma digitale per prenotare parcheggi vicino ai luoghi dove si svolgono grandi eventi e, di conseguenza, costituiscono la loro seconda startup: Parkforfun.

La startup veneziana propone un mix di soluzioni innovative che spaziano dall’e-commerce ad una piattaforma digitale multilingua, fino a sistemi di pagamento smart dei parcheggi attraverso Satispay. L’obiettivo è utilizzare le nuove tecnologie per automatizzare ed offrire un sistema di prenotazione online.

La prenotazione della sosta avviene direttamente dal sito di Parkforfun, scegliendo tra gli eventi presenti sullo stesso quelli a cui si vuole partecipare con un ‘catalogo’ in costante ampliamento nonostante la pandemia e, di conseguenza, il prolungato stop ai grandi eventi per quasi due anni. La società collabora con diversi Comuni italiani in modo da offrire un sistema rapido, semplice e innovativo per la gestione dei permessi di accesso alle ZTL e degli abbonamenti ai parcheggi.

Cogliere le opportunità della trasformazione digitale e il crescere di tecnologie tra cui machine learning, intelligenza artificiale e natural language processing (NLP) per rivoluzionare il settore dell’assistenza stradale, tradizionalmente restio ad accogliere i frutti dell’innovazione.

Da queste premesse nel 2020 è nata a Milano hlpy, fondata dall’attuale CEO Valerio Chiaronzi – manager con oltre 20 anni di esperienza nel settore insurance e tech di cui 15 nel settore dell’assistenza stradale – e da Enrico Noseda.

La startup in brevissimo tempo ha raccolto l’interesse di due player assicurativi di rilievo: Bene Assicurazioni, socio investitore che partecipa al capitale sociale di hlpy, e Vittoria Assicurazioni che, attraverso Vittoria Hub, ha deciso di accelerare la startup nel suo percorso di sviluppo, pianificando l’adozione graduale delle soluzioni della startup.

A inizio 2021 hlpy ha chiuso un round d’investimento da 1 milione di euro da parte di Bene Assicurazioni, Vittoria Assicurazioni e Michel Taride – ex Presidente di Hertz International che si è unito al team come Advisor for global operations, ed è diventata effettivamente operativa.

Nei due anni scarsi di attività, hlpy ha stretto partnership commerciali con primari operatori del noleggio, compagnie di assicurazione e costruttori di automobili. Accordi che hanno permesso alla startup di registrare tassi di crescita in doppia cifra, proiettandola a chiudere il 2022 erogando tra le 40.000 e le 45.000 assistenze prima di avviare l’internazionalizzazione del business dal 2023

BusForFun è una startup nata a Venezia nel 2015 che opera come mobility company, costituita da Ludovico Campanile e Davide Buscato dopo un incontro casuale. L’idea alla base del progetto è il fornire un servizio di trasporto sostenibile e condiviso via bus, in grado di consentire ai viaggiatori di raggiungere in sicurezza e a costi contenuti i grandi eventi che hanno luogo in Italia e in Europa come concerti, fiere e eventi sportivi. Il progetto BusForFun si è sviluppato rapidamente grazie all’apertura del sito Internet a gennaio del 2016. A dicembre del 2018 ha superato il primo milione di fatturato, con una crescita rapida che nel 2019 ha visto BusForFun vincere il concorso “Vere Imprese di GoDaddy” nella categoria PMI, oltre ad arrivare a 3000 agenzie per quanto riguarda la rete di vendita.

Ovviamente, con l’arrivo della pandemia e la conseguente cancellazione dei grandi eventi, BusForFun ha rielaborato temporaneamente il proprio modello di business ,mettendo a disposizione delle aziende presenti sul territorio le sue tecnologie per prenotazione, analisi dei dati e organizzazione dei trasporti in modo da predisporre e offrire un servizio di navette aziendali utili a raggiungere il luogo di lavoro in sicurezza.

Passata la fase pandemica più acuta, nel 2022 ha rilevato due competitor: prima BusRapido, poi GoGoBus a meno di tre mesi dalla prima acquisizione. Operazioni finalizzate per dare nuova linfa ai piani di espansione di BusForFun nel settore della mobilità condivisa e sostenibile.

L’ambizioso obiettivo di crescere fino a diventare leader tecnologico nella mobilità condivisa e sostenibile del futuro post-pandemia attraverso le acquisizioni è perseguito anche grazie a FNM (Ferrovie Nord Milano), che ha investito 500 mila euro nella startup ottenendo in cambio il 24,7% delle quote societarie.

Walle Mobility è la prima startup italiana di Urban Air Mobility (UAM), fondata nel febbraio del 2020 a Brescia dal CEO Domenico Gagliardi, con l’obiettivo di diventare il primo operatore italiano di “Taxi Verticali” (VTOL aircraft, ovvero piccoli aerei) per il trasporto di merci e passeggeri.

Grazie ad accordi con i produttori di velivoli e altri attori dell’intera filiera della Mobilità Aerea Avanzata (AAM), la startup bresciana sta realizzando un ecosistema che consentirà di spostarsi in modo rapido, economico ed ecologico utilizzando aerei tecnologicamente avanzati.

Per far diventare realtà quello che sembra un estratto da un romanzo di fantascienza, Walle Mobility, tra i tanti, ha raggiunto anche un accordo di collaborazione con Jaunt Air Mobility, famoso produttore americano di elicotteri elettrici di dimensioni ridotte con tecnologia VTOL (Vertical take-off and landing aircraft:) veicoli capaci di atterrare e decollare verticalmente, con impatto acustico basso e perfetto per raggiungere le zone centrali delle città. Mentre è impegnata a superare gli ostacoli normativi, la startup ha già stabilito quali saranno le prime due tratte collegate: Milano centro-Aeroporto di Malpensa e Napoli-Capri. Per l’inizio delle attività la scelta è caduta su un servizio di voli con veicoli in grado di trasportare 3 o 4 passeggeri, oltre al pilota, con costo pari a 2,50 euro per km percorso: una tariffa molto vicina a quella dei classici taxi.

Partendo dal fatto che in Italia, nonostante 9 persone su 10 abbiano dovuto traslocare almeno una volta nella propria vita (fonte: YouGov), solo il 25% degli intervistati ha utilizzato un servizio di trasloco o deposito, risulta evidente come il settore sia ancora indietro nella digitalizzazione.

Per ovviare al problema nel gennaio 2021 LUISS EnLabs, il Programma di Accelerazione di LVenture Group, ha lanciato a Roma la startup Wetacoo guidata da Federico Prugnoli e Pierfrancesco Bosco. L’obiettivo è semplificare il processo di deposito e trasloco per privati e aziende: un magazzino on-demand e, al contempo, una soluzione contraddistinta da maggiore flessibilità rispetto alle aziende tradizionali di traslochi.

Attraverso il sito Web di Wetacoo, infatti, è possibile prenotare velocemente e con pochi click un servizio completo che include trasporto, montaggio, imballaggio e deposito dei propri mobili e di altri oggetti, conservati al sicuro dalla startup per tutto il tempo necessario agli utenti. Attiva a Roma, Milano, Torino, Bologna e Firenze, Wetacoo in un anno ha servito oltre 500 clienti aiutandoli a custodire i propri beni attraverso un processo digitalizzato avviato con un semplice click.

Wetacoo, che nel novembre 2021 ha chiuso un round di investimento da 750 mila euro cui hanno partecipato Innova Venture, il Fondo di Venture Capital della Regione Lazio gestito da Lazio Innova, LVenture Group, investitori privati del settore della logistica e business angel, è pensato quindi come un servizio facile, veloce e salvatempo.

(Articolo inizialmente pubblicato il 19/08/2022 e aggiornato al 26/08/2022)

Giornalista pubblicista dal 2014 e growth hacker dal 2017 con master presso Talent Garden, durante gli studi in comunicazione ho iniziato a collaborare con testate cartacee generaliste dal 2006. Dopo…

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