Chi acquista online potrà scegliere se ricevere l'ordine in scatole/buste/sacchetti usati, per fare bene all'ambiente

Il tema degli acquisti online è piuttosto caldo ultimamente, tanto che collegato al discorso del fast fashion, viene incluso tra le problematiche di una moda che deve fare ancora molta strada per diventare sostenibile. In questa direzione si muove cautamente Zara che, dopo aver introdotto una tariffa in sostituzione al reso gratuito, decide di lanciare il trend dei packaging riutilizzati.

Si tratta di un'opzione disponibile per gli acquisti online, solo per alcuni ordini e in alcuni mercati, che però potrebbe fare la differenza secondo El Confidential, che ne diffonde la notizia. Il funzionamento è piuttosto semplice: al momento dell'acquisto del capo desiderato, al cliente viene chiesto se desidera ricevere il prodotto tramite imballaggio nuovo o riutilizzato. Scegliendo la seconda opzione si decide di dare una seconda vita ai moltissimi packaging che vengono prodotti e gettati ogni giorno, appena arrivati a destinazione. In questo modo Inditex, la multinazionale spagnola a cui fa capo Zara, spera di aumentare l'impegno proprio e dei clienti verso una concezione di moda più sostenibile.

Secondo uno studio divulgato da McKinsey nel 2016 intitolato The Reality of Fast Fashion, dalla creazione e vendita di fast fashion deriva un forte impatto ambientale, basti pensare che la produzione di vestiti necessita di grandi quantità d’acqua e additivi chimici, ed emette quantità significative di gas serra. Da qui, l'impegno di diversi brand a rendersi più sostenibili. Nelle scorse settimane, Zara aveva giusto annunciato di voler dire addio ai resi gratuiti: nel Regno Unito, il brand addebiterà una commissione di 1,95 sterline ai clienti che vorranno restituire un capo acquistato online attraverso i punti di consegna gestiti da terze parti, come ad esempio gli uffici postali.

Tra gli altri esempi virtuosi del brand spagnolo, Inditex ha recentemente firmato un accordo triennale con Infinited Fiber Company per l’acquisto di una fibra tessile riciclata 100% da scarti di abbigliamento, con la quale Zara ha già lanciato una capsule collection. La lotta allo spreco nel fast fashion non è cosa facile nè immediata, così come brand e consumatori sono ancora lontani da una vera svolta ecologica. Piccoli passi nella direzione della moda consapevole potrebbero indicare la via.