Acetato di cellulosa: caratteristiche, proprietà, tipologie e utilizzo

2022-06-25 07:10:25 By : Ms. Susan He

L’acetato di cellulosa appartiene alla famiglia delle resine cellulosiche comprendente cinque composti termoplastici: nitrato di cellulosa, acetato di cellulosa, acetato butirrato di cellulosa, etilcellulosa e acetato propionato di cellulosa. Le resine cellulosiche in generale, a differenza delle altre materie plastiche, vengono ottenute per semplice modificazione chimica del polimero naturale cellulosa, una sostanza organica molto diffusa in natura.

L’acetato di cellulosa (plastica) ha l’aspetto di una polvere bianca o di fiocchi inodori, insapori, non tossici e non infiammabili.

Le principali caratteristiche della plastica acetato di cellulosa sono:

Il materiale può essere prodotto in un’ampia gamma di colori, tanto in forma trasparente, quanto in forma translucida.

L’acetato di cellulosa può essere anche una fibra artificiale, di origine naturale, semisintetica. Tali fibre si chiamano fibre cellulosiche perché vengono ottenute trattando la cellulosa naturale (quella che costituisce le fibre vegetali) di piante ad alto fusto come faggio, eucaliptus, conifere ecc; questa viene trasformata e sciolta con solventi, e successivamente filata sotto forma di fibra tessile o in filo continuo, oppure in fiocco (fibra discontinua). Tutte le fibre cellulosiche oggi sono denominate rayon. A parte il rayon alla nitrocellulosa, l’acetato di cellulosa è l’unica fibra artificiale di origine vegetale costituita da esteri della cellulosa, cioè da un derivato chimicamente diverso dalla cellulosa originaria, che viene poi lavorata con l’uso di sostanze chimiche in laboratorio. Gli altri tipi di rayon sono invece costituiti da cellulosa rigenerata, che è chimicamente uguale a quella naturale. Le fibre tessili artificiali vengono anche denominate fibre di cellulosa, fibre cellulosiche, fibre di cellulosa rigenerata, materiali bio-based o bioplastica.

Le principali proprietà delle fibre di acetato sono le seguenti:

Come prodotto biodegradabile, l’acetato di cellulosa si presta a diversi impieghi, sia come fibra artificiale, che rappresenta l’utilizzo più consistente (vedi tabella 3), sia come materiale plastico con l’aggiunta di additivi:

Il mercato mondiale dell’acetato di cellulosa ha raggiunto nel 2021 il valore di 5,2 miliardi di dollari (dato comprensivo di plastica e fibre), con un tasso di crescita del 2,8% medio annuo nell’arco dell’ultimo decennio, ed una flessione nel 2020 in relazione all’impatto pandemico.

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