I 400 migliori datori di lavoro scovati in 2 milioni di giudizi online - la Repubblica

2022-09-24 08:23:59 By : Emma MA

Chi sono i migliori datori di lavoro in Italia? È l’interrogativo a cui l’Istituto Tedesco Qualità Finanza (Itqf) ha cercato di rispondere per il quinto anno consecutivo nella ricerca “Italy’s Best Employers 2022/23”. L’analisi, promossa in collaborazione con il media partner La Repubblica-Affari&Finanza, è stata realizzata con il metodo social listening partendo da una base dati impressionante: oltre due milioni di citazioni, raccolte online negli ultimi dodici mesi (social media, blog, forum, portali di lavoro, video), che contengono un riferimento sui 2000 datori di lavoro analizzati. Solo 400, però, sono stati considerati i “migliori” e hanno ottenuto il sigillo di qualità “Top Job - Best Employers 2022/23”.

“Ascoltare il web è oggi fondamentale nella valutazione delle aziende, perché le persone utilizzano sempre di più i social per esprimersi”, premette Christian Bieker, direttore dell’Itqf, ente che fa capo al gruppo Hubert Burda Media, leader nell’employer branding nei paesi di lingua tedesca. Fra i 27 aspetti analizzati dalla ricerca rientrano: clima di lavoro, sviluppo professionale, prospettive di crescita, sostenibilità e valori aziendali. “L’intelligenza artificiale controlla ogni citazione e ne valuta la tonalità e il modo in cui è scritta, se positiva o negativa. Questo metodo del Social Listening Index è stato testato con successo da anni in diversi paesi europei”, sottolinea Bieker.

Per redigere la ricerca, l’Istituto tedesco ha innanzitutto cercato di identificare le “migliori” aziende in Italia nella gestione del personale, cioè quelle più citate online in modo positivo. Il primo passo è il cosiddetto crawling: “Il nostro partner Ubermetrics Technologies scarica dalla rete tutti i testi contenenti i termini di ricerca rilevanti e li registra in un database. Il set di origine include quasi tutte le pagine o i contenuti di pagine che soddisfano le seguenti condizioni: un dominio italiano (“.it”) o di lingua italiana; accesso illimitato ai contenuti del sito. Le pagine o i contenuti che si trovano dietro una barriera di pagamento, ad esempio un’area protetta di accesso, non vengono registrati. Ciò rende il set di fonti molto consistente e include decine di migliaia di messaggi online e diversi milioni di indirizzi di social media”, spiega Bieker.

La seconda fase, detta elaborazione, accede ai dati raccolti nel crawling e li analizza secondo le specifiche dell’oggetto di indagine. “Il nostro partner Beck et al. Services utilizza metodi di intelligenza artificiale (le cosiddette reti neurali) per suddividere il grande data pot in frammenti di testo e quindi analizzarli in due fasi: quale azienda è citata? Quale argomento viene discusso? Qual è la tonalità del frammento di testo: positiva, neutra o negativa? L’assegnazione dei frammenti di testo a una tonalità è effettuata con l’ausilio di parole chiave definite, testo e corpora di frasi, che rappresentano ampiamente e racchiudono le variazioni linguistiche”, aggiunge il direttore.

Nella terza e ultima fase della ricerca, le reti neurali, utilizzate nell’elaborazione, classificano i frammenti di testo scoperti in singole aree tematiche. Questi sono chiamati “tipi di evento”. Esiste un catalogo di tipi di eventi predefiniti, alcuni dei quali sono stati utilizzati in questo studio. Impressione generale: la classificazione intertematica dei testi rispetto alla loro tonalità Cultura aziendale: orientamento dei dipendenti, cultura manageriale, politica del personale, orario di lavoro, clima di lavoro, attrattiva del datore di lavoro, condizioni di lavoro, atmosfera di lavoro. Carriera: rete, opportunità di avanzamento, promozione e professionale.

“Non è sufficiente risultare brillanti in un solo argomento. Ciascuna delle dimensioni considerate è importante per prestazioni eccellenti. L’impressione complessiva dei tipi di evento è ponderata al 10%, la cultura aziendale al 20% e la carriera al 30%. I portali di lavoro sono stati ponderati al 40%”, conclude Bieker.

I grandi marchi alimentari sono conosciuti non solo presso i consumatori ma anche presso i lavoratori. Nella classifica di Itqf sui migliori posti di lavoro si trovano infatti marchi quali Campari (“bevande alcoliche”), Lavazza (“bevande analcoliche”), Ferrero (“dolciario”), Parmalat (“latticini e uova”) e Barilla (“multiproduzione”). In mezzo a tanti nomi così conosciuti c’è però posto anche per una cooperativa meno nota come Apofruit, che si guadagna però la prima posizione nel comparto dell’agricoltura.

Un discorso simile vale per il settore automobilistico, dove spicca il nome di Ferrari per la produzione di auto e quello di Pirelli per la componentistica. In questa categoria, che comprende non solo l’auto ma anche la meccanica e l’elettronica, si trovano poi Schneider Electric (“elettronica ed elettrotecnica”), Interpump (“idraulica”) e Samsung Electronic (“tecnologia e hardware”). Fra le imprese meno note, ma non per questo meno apprezzate come datori di lavoro, ci sono Maschio Gaspardo nella sezione “macchine agricole” e Savio Macchine Tessili per “l’industria meccanica”.

Passando al commercio spicca il colosso web Amazon, che domina la sezione “e-commerce”, mentre nella “grande distribuzione” si contendono il primato Coop, Lidl ed Esselunga, che occupano i primi tre posti del podio a poca distanza l’uno dall’altro. Mediamarkt (Mediaworld) è il vincitore del “commercio di elettronica”, davanti a Unieuro, mentre nei “beni non alimentari” ha la meglio l’altoatesina Thun.

L’Istituto Tedesco Qualità e Finanza ha infine messo sotto la propria lente anche il settore del “tempo libero”, la cui importanza è in costante crescita nella società italiana. Nel campo dell’intrattenimento e della cultura, i migliori datori di lavoro sono l’Inter, il cui nome corretto è F.C. Internazionale Milano, e la Rai-Radiotelevisione Italiana. Anche se quest’ultima è nettamente staccata. Nella “ristorazione” Eataly si piazza davanti a società specializzate nell’emissione dei buoni pasti come Pellegrini e Sodexo. Tra i fast food la competizione è fra McDonald’s, che vince con ampio margine, e Burger King. Nel campo dei viaggi Msc Crociere si lascia alle spalle la rivale Costa. Per chi lavora infine nel settore alberghiero il miglior indirizzo per trovare un buon ambiente di lavoro è la catena Starhotel, che riesce a battere di misura Nh. Decisamente dietro, ma comunque sul terzo gradino del podio, c’è Accor Hospitality.

Enel è senza alcun dubbio la vincitrice nella categoria “energia, materie e costruzioni”. L’azienda guidata da Francesco Starace è il miglior datore di lavoro sia che si tratti di “energie rinnovabili”, mercato presidiato da Enel Green Power, che della più tradizionale produzione di energia elettrica da combustibili fossili, dove è presente con Enel Produzione. L’ex monopolista guida la classifica anche nel settore della vendita di energia (Enel Energia) e in quello della distribuzione, campo in cui è attiva con E-Distribuzione. A farle concorrenza è un’altra azienda con una forte presenza dello Stato nell’azionariato (tramite Cdp), Snam, che ha la meglio nella categoria “impiantistica e sistemi energetici”. Nei prodotti per l’edilizia spicca invece il nome di Saint-Gobain, la cui filiale italiana è guidata da Gaetano Terrasini.

Per quel che riguarda la chimica sono invece le grandi multinazionali straniere ad offrire il miglior ambiente di lavoro. Nel campo delle “biotecnologie e farmaceutica” in cima alla classifica si trovano la statunitense Pfizer, l’anglosvedese Astrazeneca e la svizzera Novartis Farma. Per la chimica l’indirizzo giusto è quello della lombarda Mapei e per le tecnologie mediche quello di Medtronic.

Il quadro nel settore dei servizi, infine, è molto variegato. A seconda della tipologia di servizio primeggiano aziende italiane, straniere, piccole, grandi, private e a controllo pubblico. Nei servizi It ha per esempio la migliore è la statunitense Microsoft, mentre nelle telecomunicazioni l’inglese Vodafone. Nella consulenza primeggia Deloitte e nell’editoria Mondadori. Nel drappello di società a controllo pubblico troviamo Poste Italiane (“servizi di pubblica utilità”), Autostrade per l’Italia (“servizi di pubblica utilità-autostrade”), l’Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna (“servizi di pubblica utilità- aeroporti”). Vanno da ultimo ricordate le aziende Sereni Orizzonti (“salute”) e Selection (“marketing e pubblicità”).

Per il macrosettore beni di consumo, i migliori datori di lavoro, cioè le aziende che hanno ottenuto il massimo punteggio (100) dall’Istituto tedesco, sono: la maison fiorentina Gucci (abbigliamento e moda), la multinazionale francese Decathlon (articoli sportivi), il gruppo Buffetti (articoli ufficio e scuola), Scarpe&Scarpe (calzature, borse e accessori), Casalgrande Padana (ceramiche) e Cem (contenitori e imballaggi).

Nella lista fanno parte anche il colosso della bellezza L’Oreal (cosmetica e igiene), la trevigiana De’ Longhi (elettrodomestici), Bijour Brigitte (gioielli e orologi), la multinazionale svedese Ikea (mobili e complementi di arredo), la grande catena di distribuzione Salmoiraghi (occhialeria), Dior (pelli e cuoio), Clementoni (prodotti per bambini) e Philip Morris (tabacco).

Per il macrosettore trasporti, l’Istituto ha selezionato quattro gruppi: Thales Alenia Space (aerospazio e difesa), Fedex Express (logistica), Trenitalia (mobilità) e Leaseplan (noleggio). Infine, per il macrosettore della finanza, l’Istituto tedesco ha individuato tre gruppi: Allianz (assicurazioni), Intesa Sanpaolo (banche) e Banca Generali (servizi finanziari). Seguiti a stretto giro rispettivamente da Leonardo, Dhl Express e Ferrovie dello Stato Italiane.