Ucraina - Russia, le news sulla guerra di oggi 10 agosto - La Stampa

2022-09-03 04:52:27 By : Mr. Devlin Zhang

La voce de La Stampa

Attacco russo a Nikopol: 13 vittime. Paesi baltici e Ucraina: «Basta visti Ue per turisti russi». La nave carica di grano arriverà a Ravenna il 12 agosto. Putin schiera volontari come forze di terra in Donbass. Cnn: «Usa ritengono cominciato in Iran l’addestramento dei russi con i droni»

DIRETTA A CURA DELLA REDAZIONE WEB

È il 168° giorno di guerra in Ucraina e lo scontro ieri è arrivato fino in Crimea, nel cuore della difesa russa nella penisola: un'importante base aerea, ponte per le attività della flotta di Vladimir Putin nel Mar Nero, è stata danneggiata da diverse esplosioni, alcune delle quali molto potenti, che sono state avvertite a decine di chilometri di distanza. Provocando anche un morto e sette feriti, tra cui due bambini. Per Mosca si è trattato di un semplice incidente in un deposito di munizioni. Ufficialmente Kiev ha negato di conoscere la causa delle esplosioni, ma fonti militari ucraine hanno fatto sapere che si è trattato di un loro attacco. «È solo l’inizio», ha twittato Mykhailo Podolyak, il braccio destro di Volodymyr Zelensky.

I Paesi Baltici e Kiev intanto chiedono lo stop ai visti Ue per turisti russi. Sul fronte energetico, Mosca ha comunicato il taglio ai flussi di petrolio dell'oleodotto Druzhba (dell'Amicizia), che rifornisce l'Europa Centrale e che è stato risparmiato dalle sanzioni Ue sull'oro nero. Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria sono i Paesi coinvolti dal taglio, che Mosca addebita all'impossibilità di pagare il «pedaggio» per il transito in Ucraina, a causa delle sanzioni. Ma lo stop è arrivato nel giorno dell'entrata in vigore del piano Ue per la riduzione del gas, salutato come «fondamentale» da Ursula von der Leyen, che si è complimentata con i Paesi che hanno già messo in campo misure in questa direzione.

Il caso – Parolin: “Non si può chiedere a chi è aggredito di rinunciare alle armi” La nota - Biden firma la ratifica di adesione alla Nato di Svezia e Finlandia: “Vigili contro ogni minaccia”

Gli aggiornamenti ora per ora

22.40 – Mosca, guerra continuerà, superato punto di non ritorno

"L'operazione speciale militare in Ucraina continuerà, è stato superato il punto di non ritorno". Lo ha detto Leonid Slutsky, presidente della Commissione per gli affari internazionali della Duma di Stato russa in un'intervista con il canale Rt citato dai media ucraini.

21.50 – Bombe e morti a Bakhmut, Mosca mira a collegare centrale Zaporizhzhia a Crimea Continua la scia di sangue nel Donetsk dove, secondo la procura generale dell'Ucraina, almeno sette civili hanno perso la vita sotto i bombardamenti russi, a Bakhmut. Altre tredici persone sono morte nel distretto di Nikopol durante la notte, definita "tragica" dal governatore della regione. La guerra continuerà, "è stato superato il punto di non ritorno", ha detto Leonid Slutsky, presidente della Commissione per gli affari internazionali della Duma. Gli attacchi arrivano all'indomani delle potenti esplosioni che hanno colpito la base area russa di Saki, in Crimea, che, secondo l'aeronautica militare ucraina avrebbero distrutto nove aerei da guerra di Mosca. Kiev ufficialmente ha taciuto, non rivendicando la responsabilità dell'attacco ma fonti ucraine hanno confermato a media internazionali, tra cui Sky News e New York Times che dietro alle esplosioni c'erano le forze armate ucraine. Mosca, per non mostrare segni di debolezza, ha cercato di minimizzare l'accaduto e ha continuato a negare che si sia trattato di un attacco. Se le forze ucraine fossero effettivamente responsabili delle esplosioni, si tratterebbe del primo grande attacco noto a un sito militare russo nella penisola di Crimea, che il Cremlino ha annesso nel 2014, nonché di una significativa escalation nel conflitto. I funzionari di Mosca hanno infatti da tempo avvertito Kiev che qualsiasi attacco alla penisola avrebbe scatenato una massiccia rappresaglia, compresi attacchi ai "centri decisionali" di Kiev, ovvero alle sedi del governo. Cresce intanto la preoccupazione per il controllo russo sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Secondo Petro Kotin, il presidente di Energoatom, l'azienda di stato ucraina che si occupa della gestione delle centrali nucleari, le forze russe si stanno preparando a collegare l'impianto alla rete elettrica della Crimea. "Il loro piano è di danneggiare tutte le linee della centrale nucleare. Dopodiché non sarà collegato al sistema elettrico ucraino", ha affermato Kotin, avvertendo che si tratta di un piano "molto pericoloso". I ministri degli Esteri del G7 hanno chiesto a Mosca di "restituire immediatamente" la centrale di Zaporizhzhia a Kiev. "Il continuo controllo della Russia sull'impianto mette in pericolo la regione", hanno avvertito i ministri. Prosegue l'export di grano e cereali dai porti ucraini in linea con quanto concordato a Istanbul da Kiev e Mosca tramite la mediazione di Ankara e dell'Onu. Una delle navi, la Fyi Rojen, che trasporta mais ucraino, arriverà al porto di Ravenna il 12 agosto alle 19 per consegnare il carico al cliente. Mentre la nave 'Razoni', la prima in ordine di tempo a lasciare il porto di Odessa, è attraccata al porto di Mersin in Turchia dopo che l'acquirente originale del carico, in Libano, lo aveva rifiutato per violazione dei termini di consegna. "Ciò significa che tutti i problemi che circondano questo carico sono scomparsi", ha spiegato l'ambasciatore dell'Ucraina in Libano Ihor Ostash. In Russia intanto continua il giro di vite del Cremlino contro gli oppositori. La giornalista Marina Ovsyannikova, nota per aver protestato in diretta contro la guerra, è stata fermata e passerà la notte in un centro di detenzione. Il suo appartamento è stato perquisito e contro di lei è stata avviata un'indagine penale con l'accusa di aver diffuso false informazioni sulle forze armate russe. La reporter rischia fino a 10 anni di carcere per aver partecipato ad un picchetto sull'argine della Sofiyskaya a Mosca lo scorso 15 luglio in cui aveva mostrato un cartello con la scritta 'Putin è un assassino. I suoi soldati sono fascisti. 352 bambini sono morti. Quanti altri bambini devono morire perché tu smetta?'. Un tribunale di Mosca ha poi multato il giornale indipendente russo Novaya Gazeta per "abuso della libertà di informazione". Il giornale, il cui caporedattore, Dmitry Muratov, ha vinto il Premio Nobel per la pace lo scorso anno, ha chiuso i battenti a marzo

20.45 – Romania dona a Moldavia un milione di pillole anti-radiazioni La Romania ha donato alla Moldavia oltre un milione di compresse di ioduro di potassio, utili per proteggere i civili da un'eventuale forte esposizione alle radiazioni a causa di un disastro nucleare. La donazione, ha riportato la tv moldava Albasat, e' avvenuta a seguito dei contatti tenuti dalla ministra della Salute moldava, Ala Nemerenco, con il suo omologo romeno, Alexandru Rafila. Nonostante le autorita' moldave abbiano garantito che non c'e' alcun pericolo imminente per la popolazione, resta alta la tensione per le sorti della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, la piu' grande d'Europa, sotto controllo delle autorita' russe dall'inizio della guerra, che sarebbe stata danneggiata negli ultimi giorni dai combattimenti tra le forze armate di Kiev e l'esercito russo. I reattori nucleari si trovano a meno di 500 chilometri dal confine tra l'Ucraina e la Moldavia. Le compresse anti-radiazioni saranno distribuite dall'Agenzia nazionale per la sanita' pubblica alle sue basi territoriali e successivamente ai centri sanitari di tutto il Paese. Inoltre, l'Agenzia ha diffuso le linee guida su come somministrare il medicinale. "Al momento non vi e' alcuna minaccia. Invitiamo la popolazione a mantenere la calma", ha affermato il ministero della Salute in un comunicato. Le autorita' sanitarie moldave avevano precedentemente sottolineato che lo ioduro di potassio non e' una medicina preventiva e deve essere assunto solo in caso di disastro nucleare perche' la somministrazione non necessaria di questo medicinale puo' danneggiare gravemente la ghiandola tiroidea.

19.40 – Ucraina: ok dei creditori a congelamento pagamenti evita default I creditori esteri dell'Ucraina hanno acconsentito alla richiesta di Kiev di congelare per due anni i pagamenti di quasi 20 miliardi di dollari in obbligazioni internazionali, una mossa che consentira' al Paese invaso dalla Russia di evitare un default del debito. I creditori, riporta il Guardian, hanno accettato di posticipare gli interessi e i pagamenti di capitale per tredici tipi di obbligazioni sovrane ucraine con scadenza tra il 2022 e il 2033. Il governo di Kiev aveva inviato il 20 luglio una richiesta formale di modifica dei contratti.

19.25 – L’italiana Giulia Schiff, io regolare nell’esercito di Kiev "La mia posizione è diversa da quella di Kevin Chiappalone (giovane genovese indagato in Italia con l'accusa di essere un mercenario - ndr), poiché ho un regolare contratto con l'esercito ucraino. Attualmente combatto in una Brigata dell'Esercito con grado e regolare diaria di militare". E' quanto precisa Giulia Schiff, ex pilota dell'aeronautica militare, cha attualmente combatte nella guerra in Ucraina, attraverso il suo avvocato, Massimiliano Strampelli. Il legale ha precisato: "anche in altri ordinamenti europei, come Spagna e Francia, è lecito allo straniero arruolarsi nelle forze armate". Giulia Schiff, dice ancora l'avvocato, non risulta indagata per alcun reato.

19.00 – Cnn, Russia recluta soldati nelle carceri con promesse di libertà e denaro Per far fronte alla carenza di militari da mandare sul campo in Ucraina, Mosca sta reclutando detenuti nelle carceri russe. Lo scrive Cnn online, precisando di aver condotto sull'argomento un'indagine durata un mese e di aver parlato con i detenuti coinvolti nel nuovo programma e con loro parenti e amici. Ai detenuti stipati in celle anguste vengono fatte promesse di libertà e ricchezza. Gli attivisti ritengono che centinaia di persone siano state avvicinate in decine di carceri in tutta la Russia, scrive ancora Cnn aggiungendo che si tratta detenuti per quasi ogni tipo di reato, dall'omicidio al traffico di droga. Alcuni 'volontari' sono stati prelevati dalla prigione in cui è detenuto un americano di alto profilo incarcerato in Russia, Paul Whelan, un ex Marine condannato a 16 anni per spionaggio. Suo fratello David ha detto in una dichiarazione a luglio di aver sentito che dieci volontari avevano lasciato l'IK17 in Mordovia per la prima linea in Ucraina. 

18.30 – Israele: in 5 mesi immigrati 31 mila ebrei ucraini e russi da Ucraina il 63% donne

Fra il 24 febbraio - data di inizio della guerra in Ucraina - ed il 31 luglio di quest'anno sono immigrati in Israele oltre 31 mila ebrei russi ed ucraini. Lo ha reso noto oggi l'Ufficio centrale di statistica israeliano (Cbs). Gli ebrei ucraini sono stati complessivamente 12.175 e gli ebrei russi 18.891. Fra gli immigrati ucraini, il 63 per cento erano donne, diversamente dagli immigrati russi in cui si è avuto praticamente lo stesso numero di uomini e donne. Nel 2021, precisa il Cbs, sono immigrati in Israele complessivamente 25.497 ebrei da tutto il mondo. L'ondata migratoria in corso dalla Russia ha intanto creato tensioni fra il Cremlino ed Israele. Secondo i media è possibile che la Agenzia ebraica - che si occupa degli accorgimenti logistici per il trasferimento in Israele degli immigrati - sia costretta a mettere fine alla propria presenza fisica in Russia. In quel caso le sue attività proseguirebbero digitalmente online.

18.05 In Russia, Novaya Gazeta multata per fake news

Un tribunale di Mosca ha multato per "fake news" il giornale indipendente Novaya Gazeta, condannandolo a pagare 350.000 rubli (5.500 dollari). La testata diretta dal premio Nobel per la Pace, Dmitri Muratov, è stata sanzionata ai sensi della nuova legge, varata dopo l'avvio della guerra in Ucraina, e che punisce "la diffusione di false informazioni di rilevanza sociale, presentate come notizie attendibili che generano una minaccia per la vita o la salute dei cittadini, o generano minacce per l'ordine pubblico".

Il pezzo incriminato, come riporta l'agenzia Tass, e' un reportage firmato dalla celebre giornalista Elena Kostyuchenko da Kherson, pubblicato a fine marzo e che raccontava l'occupazione russa della citta' ucraina. A fine marzo, Novaya Gazeta era stata costretta a sospenderne la pubblicazione in versione cartacea e digitale "fino al termine dell'operazione speciale sul territorio dell'Ucraina" iniziata il 24 febbraio.

Novaya Gazeta aveva smesso di coprire la campagna militare russa dopo l'approvazione della legge che punisce con gravi multe e fino a 15 anni di carcere la diffusione di "fake news" sull'esercito russo.

17.00 – 300 mila bambini ucraini attesi nelle scuole polacche Le scuole polacche sono pronte ad accogliere fino a 300 mila bambini rifugiati ucraini durante il nuovo anno scolastico che iniziera' a settembre. Lo ha annunciato il ministro dell'Istruzione polacco, Przemyslaw Czarnek, il quale ha ammesso che potrebbero emergere problemi nelle citta' piu' grandi, dove troppi alunni potrebbero iscriversi nelle stesse scuole. Parlando ai microfoni di Polskie Radio, Czarnek ha rivelato che "siamo preparati per altri 200-300 mila alunni ucraini nelle scuole polacche" con "un sistema molto flessibile creato assieme alle scuole primarie e agli enti locali". Nell'intervista, riporta la testata Notes from Poland, il ministro ha negato che ci sia un problema nel riempire i posti vacanti di insegnanti nelle scuole, ma ha avvertito che alcuni problemi potrebbero sorgere nelle citta' piu' grandi, come Varsavia e Cracovia, dove "forse troppe persone faranno domanda di ammissione nelle stesse scuole". Dall'inizio della guerra oltre un milione di ucraini, soprattutto donne e bambini, sono scappati in Polonia.

16.35 – A Mosca arrestata giornalista che protestò al tg a giornalista russa Marina Ovsyannikova, che a marzo aveva protestato contro la guerra in Ucraina mostrando un cartello durante il telegiornale sul primo canale, e' stata arrestata a Mosca per aver "discreditato" l'esercito russo. Lo ha reso noto il suo avvocato, Dmitri Zakhavatov. "Ci troviamo in questo momento davanti agli inquirenti. E' stata aperta un'inchiesta" contro Ovsyannikova per "diffusione di false informazioni" sull'esercito, ha spiegato il legale precisando che la donna "e' stata arrestata".

Come ha riferito il suo avvocato, la giornalista rischia fino a 10 anni di detenzione. Nonostante l'irruzione pacifista di Ovsyannikova sul Primo canale sia stato il suo gesto piu' eclatante, a far scattare l'indagine penale a suo carico e' stata un'altra protesta messa in atto successivamente: il picchetto fatto a Mosca, sul lungofiume Sofiyskaya di fronte al Cremlino in cui teneva un cartello con scritto: "Putin e' un assassino, i suoi soldati sono fascisti". "Il picchetto a Mosca e' servito come motivo per avviare il procedimento penale", ha spiegato Zakhvatov. Alla fine di luglio, un tribunale di Mosca ha inflitto a Ovsyannikova una multa di 50 mila rubli (quasi 800 euro) sempre per "discredito delle Forze armate della Federazione russa". Nei mesi successivi alla sua protesta televisiva, Ovsyannikova ha trascorso del tempo all'estero, lavorando per tre mesi per la tedesca Die Welt.

All'inizio di luglio, ha annunciato che sarebbe tornata in Russia per risolvere una controversia sulla custodia dei suoi due figli. Dal suo rientro, Ovsyannikova ha sostenuto pubblicamente il politico dell'opposizione Ilya Yashin in tribunale e ha pubblicato post antigovernativi online. E' stata brevemente detenuta dalla polizia vicino a casa sua a meta' luglio. "Non ho intenzione di fermarmi, non ho paura nonostante le continue intimidazioni da parte delle autorita'", aveva dichiarato di recente la giornalista. 

15.25 – Kiev, 9 aerei da guerra russi distrutti in esplosioni Crimea L'aeronautica militare ucraina ha affermato che nove aerei da guerra russi sono stati distrutti dalle forti esplosioni che hanno colpito una base aerea in Crimea. La Russia ha negato che gli aerei siano stati danneggiati dalle esplosioni e che ci sia stato un attacco. I funzionari ucraini si sono astenuti dal rivendicare pubblicamente la responsabilità delle esplosioni, prendendo in giro la spiegazione russa secondo cui un fumatore sbadato potrebbe aver causato l'incendio e l'esplosione delle munizioni nella base aerea di Saki. Gli analisti hanno sostengono che questa spiegazione non abbia senso e che gli ucraini potrebbero aver usato missili antinave per colpire la base. Pur evitando il merito, diversi funzionari di Kiev hanno sottolineato l'importanza della penisola, annessa da Mosca otto anni fa.

15.20 – Domani Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite su Zaporizhzhia Si terrà domani a New York una riunione di emergenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per affrontare la situazione della centrale nucleare di Zaporizhzhia nel sud dell'Ucraina, la più grande d'Europa. La riunione si svolgerà su richiesta dell'inviato russo presso le organizzazioni internazionali a Vienna, Mikhail Ulyanov. Ulyanov ha anche accusato Kiev di creare "ostacoli e difficoltà artificiali" a una potenziale missione dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica presso la centrale nucleare.

15.12 – Export grano, nave liberiana arrivata al porto di Chornomorsk  Continuano le operazioni di esportazione di grano dall'Ucraina nell'ambito dell'accordo raggiunto lo scorso 22 luglio a Istanbul. Oggi nel porto di Chornomorsk, nel sud dell'Ucraina, è arrivata la nave battente bandiera liberiana Osprey S. La prima nave con a bordo il grano ucraino partita il primo agosto dal porto di Odessa ha raggiunto lunedì la sua destinazione finale.

15.10 – Mosca, arrestata giornalista che protestò al tg La giornalista russa Marina Ovsyannikova, che a marzo aveva protestato contro la guerra in Ucraina mostrando un cartello durante il telegiornale sul primo canale, è stata arrestata a Mosca per aver «discreditato» l'esercito russo. Lo ha reso noto il suo avvocato, Dmitri Zakhavatov. «Ci troviamo in questo momento davanti agli inquirenti. È stata aperta un'inchiesta» contro Ovsyannikova per «diffusione di false informazioni" sull'esercito, ha spiegato il legale precisando che la donna "è stata arrestata».

15.00 – Mosca: “Capo Aiea riferisca a Consiglio Onu su Zaporizhzhia” La Russia ha chiesto al direttore generale dell'Aiea, Rafael Grossi, di informare il Consiglio di Sicurezza dell'Onu sull'accusa di Mosca di «recenti attacchi delle forze armate ucraine alla centrale nucleare di Zaporizhia e delle loro potenziali conseguenze catastrofiche». Lo riferiscono fonti diplomatiche del Palazzo di Vetro. La Russia ha chiesto la riunione del Consiglio sull'Ucraina per domani.

14.30 – Filorussi: tribunali di guerra a Mariupol entro fine estate Entro la fine dell’estate, verrà istituito a Mariupol un primo tribunale di guerra russo per giudicare «nazionalisti ucraini» come i membri del battaglione di Azov. Lo ha detto all’agenzia stampa russa Tass il capo dell’autoproclamata repubblica di Donetsk, il filorusso Denis Pushilin. «Siamo nella fase attiva di preparazione del tribunale di guerra. Il primo si insedierà molto probabilmente a Mariupol. Sarà organizzato entro la fine dell’estate», ha detto Pushilin, aggiungendo di voler un tribunale «il più trasparente possibile» con la presenza dei media internazionali.

14.15 – Ucraina: 4 missili russi su periferia Zaporizhzhia, un morto Quattro missili russi hanno colpito Kushuhum, un villaggio alla periferia meridionale della città ucraina di Zaporizhzhia, uccidendo una donna di 52 anni che è stata trovata tra le macerie. Lo ha dichiarato il governatore ucraino dell'oblast di Zaporizhzhia, Oleksandr Starukh, secondo quanto riportato dal Guardian. «Quattro edifici privati sono stati completamente distrutti e diverse dozzine di case sono rimaste senza finestre e tetti», ha scritto su Telegram il governatore Starukh. Anche la fornitura di elettricità e gas al villaggio è stata interrotta, ha aggiunto il governatore.

14. 00 – Primo italiano indagato per arruolamento con Ucraina C'è il primo Italiano indagato per essere andato a combattere in Ucraina con la resistenza. È un genovese di 19 anni, Kevin Chiappalone, simpatizzante del movimento di estrema destra CasaPound. Il sostituto procuratore Marco Zocco della Direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo genovese lo accusa di essere un mercenario arruolato nella Brigata internazionale Ucraina e rischia una condanna da due a sette anni. L'indagine della Digos era partita dopo le dichiarazioni del giovane al settimanale Panorama in cui annunciava di volere partire per difendere l'Ucraina dopo avere sentito Putin che parlava di «denazificare il Paese».

14.00 Kiev, forze speciali dietro esplosione in Crimea Ci sono le forze speciali ucraine dietro l'esplosione alla base aera di Saki, in Crimea, che ha causato la morte di una persona e il ferimento di altre 13. Lo ha reso noto un alto funzionario dell'esercito di Kiev a Sky News. Le esplosioni si sono verificate vicino a una località balneare in un territorio controllato dai russi. Il Crimea Today News su Telegram ha citato testimoni che hanno riferito di un incendio su una pista dell'aeroporto e di danni alle case.

13.40 – Podolyak, consigliere del presidente ucraino: Kiev, Donetsk e Crimea territori occupati da liberare «Donetsk e Crimea hanno legalmente lo stesso status di Mariupol o Melitopol, sono territori ucraini occupati dall'esercito russo e soggetti a liberazione. Tutto il resto è finzione di ru-propaganda». Lo ha scritto su twitter Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino

13.30 – La nave carica di grano arriverà a Ravenna il 12 agosto alle 19 12.53 – G7, Russia mette in pericolo area centrale Zaporizhia Il gruppo dei paesi del G7 accusa Mosca di «mettere in pericolo» la regione ucraina intorno alla centrale nucleare di Zaporizhia occupata dalle truppe russe e chiede la restituzione dell'impianto all'Ucraina. «Chiediamo che la Russia restituisca immediatamente al suo legittimo proprietario, l'Ucraina, il pieno controllo della centrale nucleare di Zaporizhia», scrive il G7 in un comunicato diffuso dalla Germania, che ne detiene la presidenza. «E' il continuo controllo russo dell'impianto che mette a rischio l'area».

12.52 Perquisita la casa della giornalista Marina Ovsyannikova Le forze di sicurezza russe hanno fatto irruzione nella casa della giornalista moscovita Marina Ovsyannikova, diventata famosa in tutto il mondo per aver esibito nel marzo scorso alle spalle di una collega impegnata in una diretta alla televisione statale russa un cartello con slogan di condanna della guerra russa in Ucraina. Gli uomini dei servizi di sicurezza - ha reso noto oggi l'avvocato Dmitry Zakhvatov, del gruppo per i diritti civili OVD-Info - sono entrati nell'abitazione della cronista senza attendere l'arrivo del consulente legale di Ovsyannikova. La giornalista è già stata condannata al pagamento di diverse pesanti ammende per le sue critiche alla guerra di Putin in Ucraina e ora le perquisizioni potrebbero essere legate secondo Zakhvatov alla recente protesta che l'ha vista agitare un cartello con la scritta «Putin è un assassino, i suoi soldati fascisti» nel centro di Mosca.

12.41- Kiev, una dozzina di aerei russi distrutti in esplosione Crimea L’esplosione di ieri in Crimea ha provocato la distruzione di una dozzina di aerei militari presenti nell’aerodromo di Suki. A fare la stima è il portavoce dell'aviazione ucraina, Yuri Inhat. «Dopo l'esplosione che abbiamo visto, è chiaro che il contingente dell'aviazione è stato colpito»  ha detto Inhat in televisione, sottolineando che nella base si trovavano aerei caccia Sukhoi Su-30M e Su-24, oltre ad aerei da trasporto Ilyushin Il-76. Kiev non ha rivendicato direttamente la responsabilità dell'attacco all'aerodromo, che ha provocato una serie di esplosioni. Il consigliere presidenziale Mykhailo Podolyak ha però twittato che questo «è solo l'inizio». E il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato ieri sera che la guerra si concluderà con la liberazione della Crimea. Dal canto suo, il ministero della Difesa russo ha confermato le esplosioni nei depositi di munizioni dell'aerodromo, negando tuttavia che siano state provocate da un attacco esterno e che siano stati danneggiati degli aerei. Secondo il think tank americano Institute for the Study of the War, la leadership russa non vuole ammettere l'attacco ucraino per motivi d'immagine, dato che ciò significa il fallimento della propria difesa aerea.

12.40 – Cnn, Usa ritengono sia iniziato addestramento russi in Iran sui droni Gli Stati Uniti ritengono che ufficiali russi abbiano iniziato nelle ultime settimane in Iran un addestramento sui droni. Lo riporta la Cnn che parla di un ultimo segnale del fatto che la Russia intenda acquistare i sistemi mentre prosegue la guerra in Ucraina. «Durante le ultime settimane - ha detto alla rete un funzionario americano - ufficiali russi hanno condotto un addestramento in Iran nel quadro dell’accordo per il trasferimento di droni dall'Iran alla Russia». Un no comment sui droni era arrivato il mese scorso dal portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Era stata la Cnn a riferire a metà luglio, anche sulla base di immagini satellitari ottenute in esclusiva, di una delegazione russa che era stata in Iran in almeno due occasioni - a giugno e il mese scorso - per esaminare droni.

11.59 - Grano: nave partita da Ucraina arrivata a Durazzo

La nave Jaohar Rahim partita dall'Ucraina con circa 6mila tonnellate di grano è arrivata al porto di Durazzo in Albania. Lo rende noto il quotidiano Albanian Daily. L'attracco è avvenuto alle 8.37 ora locale. La nave aveva completato il suo carico lo scorso 28 luglio

11.45 – Mosca accusa la premier estone di nazionalismo Mosca accusa la premier estone Kaja Kallas di «nazionalismo» per aver esortato i paesi dell'Ue a non emettere più visti turistici per i cittadini russi, in considerazione del fatto che «visitare l'Europa è un privilegio e non un diritto umano». «Queste sono parole nazionalistiche, è assolutamente chiaro, ma dobbiamo dire che non è la prima volta che Kallas fa questo tipo di commenti. Si pone come esponente politica su scala europea, ha grandi ambizioni rispetto al futuro e considera necessario ricordare a se stessa questo tipo di dichiarazioni", ha affermato l'ambasciatore russo in Estonia, Vladimir Lipaev.

11.25 – Kiev: «Eliminati 42.800 soldati russi dal 24 febbraio». Esercito, maggiori perdite in Donetsk nell'ultimo giorno Le Forze Armate dell'Ucraina hanno eliminato circa 42.800 soldati russi in Ucraina dal 24 febbraio al 10 agosto, di cui 160 il 9 agosto. Lo ha dichiarato lo Stato Maggiore delle Forze Armate di Kiev in un comunicato, riporta Ukrinform. Nelle ultime 24 ore le maggiori perdite delle truppe di Mosca sono avvenute in direzione di Donetsk.

10.53 Kiev, attacco in Dnipro partito da centrale Zaporizhzhia L’attacco russo sul distretto di Nikopol nella regione di Dnipropetrovsk che ha causato almeno 13 morti «è stato effettuato dalla centrale nucleare di Zaporizhzhia». Lo ha scritto su telegram, Andriy Yermak, capo dell'Ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. «Regione di Nikopol, 80 razzi hanno colpito edifici residenziali. Il Paese terrorista continua a combattere contro persone pacifiche. I russi codardi non possono fare altro, quindi attaccano le città, nascondendosi nella centrale nucleare di Zaporizhzhia» ha scritto.

10.37 Coldiretti, stangata a tavola da 564 euro a famiglia Il balzo dell'inflazione costerà alle famiglie italiane 564 euro in più solo per la tavola nel 2022, a causa del mix esplosivo dell’aumento dei costi energetici legato alla guerra in Ucraina e del taglio dei raccolti per la siccità. È quanto stima la Coldiretti in occasione della diffusione dei nuovi dati Istat sull'inflazione a luglio, che evidenziano un aumento del 10% per i beni alimentari e le bevande analcoliche che trainano i rincari nel carrello della spesa rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, registrando un balzo che non si osservava da settembre 1984. 

10.01 – Cereali: vendita primo carico da Ucraina a Libano annullato Il contratto per la vendita del primo carico di grano esportato dall'Ucraina in Libano e' stato annullato a causa del ritardo nella consegna. Lo afferma l'Ambasciata ucraina in Libano. Il Razoni, mercantile battente bandiera della Sierra Leone, ha lasciato il porto ucraino di Odessa il primo agosto con 26.000 tonnellate di mais e avrebbe dovuto attraccare domenica nel porto di Tripoli. Il termine di consegna di cinque mesi «ha spinto acquirente e spedizioniere a concordare l'annullamento dell'ordine», spiega l'Ambasciata. Razoni, attualmente fermo a Mersin nel sud della Turchia, è stato ispezionato la scorsa settimana da esperti turchi e russi al largo di Istanbul. Lunedì una prima nave è attraccata alla destinazione finale, la Turchia. In totale otto navi hanno navigato da quando è stato firmato l'accordo tra Russia e Ucraina.

9.53 – Università di Kiev, in Russia nel 2023 sarà recessione Le sanzioni occidentali mordono l'economia russa che, dopo aver mostrato resilienza nei mesi successivi all'invasione ucraina, nella parte restante del 2022 e per tutto il 2023 sarà in grande difficoltà. Lo rivela uno studio della Kyiv School of Economics, secondo cui il prossimo anno la Russia subirà un calo dei ricavi da petrolio e gas «di oltre il 40%». Ovvero «da circa 330 miliardi di dollari nel 2022 a 190 miliardi di dollari nel 2023», per toccare i «150 miliardi di dollari all'anno entro la fine del 2023». Un livello che lo studio definisce «critico» per l’erario russo. Lo studio prevede inoltre un boom di disoccupati. 

9.44 – 1 morto e 13 feriti all’aeroporto di Saki (Crimea) È di 1 morto e 13 feriti il bilancio delle esplosioni all'aeroporto di Novofedorivk, nel distretto di Saki, in Crimea. A riportarlo è oggi l'agenzia di stampa Ria Novosti citando il ministero regionale della salute della Crimea, secondo cui «alle 8:30, a seguito di un incidente nell'insediamento di Novofedorivka, nel distretto di Saki, 13 persone sono rimaste ferite e una persona è morta". La Ria prosegue riportando che ''una persona è stata ricoverata nell'ospedale regionale di Saki, altri dieci pazienti hanno riportato ferite lievi, tra questi due minori, e hanno ricevuto cure mediche in regime ambulatoriale. Altre due vittime sono state curate e autorizzate a tornare a casa».

9.26 – Satellite lanciato dalla Russia per spiare obiettivi in Ucraina Il satellite iraniano Kayyham, lanciato ieri mattina dal cosmodromo di Baikonur in Kazakistan gestito dalla Russia, funziona in maniera corretta. Lo rivela il primo esame da parte dei tecnici alla stazione spaziale di Mahdasht in Iran, come riporta Irna, che si occupa di controllare il funzionamento del satellite. Secondo il rapporto, i primi segnali sono stati trasmessi a circa 90 minuti dal lancio e il satellite si trova nella sua orbita ideale. Il satellite è programmato per passare quattro volte al giorno sopra lo spazio aereo iraniano, momenti nei quali riceverà e trasmetterà segnali e dati. Secondo la stampa locale, il satellite serve per monitorare risorse idriche, aree di confine, zone dove sono presenti miniere, rilevare rischi per l'ambiente e costruzioni non autorizzate mentre, la scorsa settimana, funzionari dell'intelligence occidentale anonimi avevano affermato che la Russia «pianifica di utilizzare il satellite per migliorare la sua sorveglianza sugli obiettivi militari in Ucraina».

9.18 – Oms: «In Ucraina 434 attacchi alla sanità con 85 morti e 101 feriti» L'Organizzazione mondiale della sanità ha verificato ad oggi 434 attacchi all'assistenza sanitaria in Ucraina. Questi episodi si sono verificati tra il 24 febbraio, giorno di inizio della guerra con la Russia, e il 28 luglio - riferisce l'Oms in un tweet - e hanno causato 85 morti e 101 feriti.

9.11 – Attacco russo alla periferia di Zaporizhzhia, una vittima Le forze russe hanno bombardato nella notte la periferia di Zaporizhzhia. Lo riportano i media ucraini che citano il vice sindaco di Zaporizhzhia, Anatoly Kurtev, secondo il quale tre case sono state distrutte e una trentina danneggiate nella zona di Kushuhum, a sud di Zaporizhzhia, dove una donna è morta.

8.58 – Forze russe vogliono collegare la centrale di Zaporizhia alla Crimea Le forze russe che occupano la centrale nucleare ucraina di Zaporizhia si preparano a collegarla alla Crimea e la stanno danneggiando per riorientarla verso la produzione di elettricità. «I militari russi nella centrale nucleare di Zaporizhia stanno implementando il programma di Rosatom per collegare l'impianto alle reti elettriche della Crimea», ha detto il presidente di Energoatom Petro Kotin. «Per farlo è necessario prima danneggiare gli elettrodotti dell'impianto collegato al sistema energetico ucraino. Dal 7 al 9 agosto i russi hanno già danneggiato tre elettrodotti. Al momento l'impianto funziona con una sola linea di produzione, un modo di lavorare estremamente pericoloso. Quando l'ultima linea di produzione verrà disconnessa, l'impianto sarà alimentato da generatori a diesel. Tutto dipenderà quindi dalla loro affidabilità e dalle scorte di carburante», ha aggiunto. Non lontana dalla Crimea, la più grande centrale d'Europa dispone di sei dei 15 reattori ucraini, in grado di rifornire quattro milioni di case.

8.31 – Il numero dei feriti nelle esplosioni in Crimea sale a 13 Il numero delle persone ferite nelle esplosioni all'aeroporto di Novofedorovka, sulla costa occidentale della Crimea, è salito a 13. Lo ha affermato il ministero della salute regionale. Un primo bilancio parlava invece di nove persone coinvolte. Inoltre viene confermato che una persona è deceduta.

8.19 – Intelligence britannica: «Mosca schiera volontari come forze di terra in Donbass. Difficile che siano decisivi per la campagna» Per rafforzare l'offensiva nel Donbass e le difese contro i previsti contrattacchi ucraini nel Sud, la Russia ha messo insieme una nuova importante formazione di forze di terra, il terzo Corpo d'armata, con sede nell'oblast di Nizhny Novgorod a est di Mosca. Lo afferma in un tweet il report aggiornato di intelligence del Ministero della Difesa britannico. La Russia probabilmente prevede di mettere sul campo battaglioni di "volontari" di nuova formazione, che provengono da tutto il Paese, spiega il rapporto. I politici regionali russi hanno confermato che a potenziali reclute vengono offerti bonus in denaro per combattere in Ucraina. L'assunzione è aperta a uomini fino a 50 anni e con solo istruzione di scuola media. Un corpo d'armata russo è di solito composto da 15-20.000 soldati, ma probabilmente sarà difficile per Mosca arrivare a formare battaglioni di questa entità dati i livelli molto limitati di entusiasmo popolare per il volontariato per il combattimento in Ucraina. È improbabile - secondo il report - che l'effetto di queste forze militari sia decisivo per la campagna.

8.09 – Parlamento ucraino prolungherà la durata della legge marziale Alla prossima riunione plenaria, la Verkhovna Rada, il parlamento di Kiev, prolungherà il termine della legge marziale in Ucraina. Lo riferisce il deputato popolare Yaroslav Zheleznyak su Telegram. «Nella prossima sessione plenaria, il parlamento estenderà nuovamente la durata della legge marziale in Ucraina. Il corrispondente decreto del presidente sarà sottoposto all'approvazione del Consiglio nei prossimi giorni- spiega-. Il termine della proroga è ancora sconosciuto, ma si prevede che, purtroppo, sarà anche abbastanza lungo».

7.58 – Londra: «Forze russe divise tra offensiva in Donbass e difesa nel Sud» Le forze russe impegnate sul campo in Ucraina stanno affrontando «due priorità concorrenti» ovvero «rinforzare l'offensiva nel Donbass e - allo stesso tempo - rafforzare le difese nei confronti del contrattacco ucraino nel Sud». E' quanto spiega l'Intelligence britannica nel suo bollettino giornaliero sull'andamento del conflitto. La Russia inoltre avrebbe formato un nuovo battaglione di fanteria con base a Mulino nella regione di Nizhny Novgorod. Sarebbe formato per la gran parte da volontari ma difficilmente raggiungerà le 15-20 mila unità, misura standard per un battaglione, visto che - secondo gli 007 britannici - l'adesione sarebbe «scarsa».

7.44 – Kiev: «Non abbiamo nulla a che vedere con le esplosioni in Crimea» Il governo di Kiev si dichiara estraneo alle esplosioni avvenute ieri in una base militare russa in Crimea. Rispondendo a una domanda diretta alla tv online Dozhd, Mykhailo Podolyak, influente consigliere del presidente Volodymyr Zelensky ha negato ogni addebito: «Certo che no. Cosa abbiamo a che fare noi con questo?».

7.20 – Bombardamenti nella notte a Dnipro, 11 morti Nella regione ucraina di Dnipropetrovsk è stata una «notte tragica». Lo scrive su Telegram il governatore locale Valentin Reznichenko. I bombardamenti sul distretto di Nikopol infatti hanno causato almeno 11 morti e 13 feriti. «Hanno colpito deliberatamente su aree residenziali e di nascosto quando le persone dormivano nelle loro case», ha denunciato. In particolare a finire sotto l'attacco russo è stata Marhanets, dove si contano 10 morti e 11 feriti di cui sette gravi. Lo riportano i media ucraini.

7.05 – Attacco russo in regione Zaporizhzhia, morta una donna Una donna è morta a causa di un attacco russo nella regione di Zaporizhzhia. Lo ha scritto su telegram Andriy Kurtev, segretario del consiglio comunale locale. Lo riporta Unian. I bombardamenti sono avvenuti sulla città di Kushugum dove «sfortunatamente una donna è morta». Inoltre «tre case sono state distrutte e altre 30 danneggiate».

00.23 – Mosca chiede riunione Consiglio Onu su centrale Zaporizhia La Russia ha chiesto una riunione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu «sui recenti attacchi ucraini contro la centrale nucleare di Zaporizhia e le catastrofiche conseguenze che potrebbero comportare». Lo ha detto all'agenzia Tass una fonte della missione russa presso le Nazioni Unite. La riunione, secondo la richiesta di Mosca, dovrebbe svolgersi l'11 agosto.

00.01 – Zelensky: guerra russa iniziata con Crimea, si concluderà con la sua liberazione «La guerra della Russia contro l'Ucraina è iniziata con il sequestro della Crimea e si concluderà con la sua liberazione». Ad affermarlo, secondo quanto riferisce 'Ukrainska Pravda', è il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelenskyy in un messaggio video diffuso questa sera. «Oggi c'è molta attenzione sul tema della Crimea. E questo è corretto, perché la Crimea è ucraina, e non ci arrenderemo mai. Non dimentichiamo che la guerra russa contro l'Ucraina è iniziata con l'occupazione della Crimea. La Russia ha trasformato la nostra penisola, che è sempre stata e sarà uno dei posti migliori d'Europa, in uno dei luoghi più pericolosi d'Europa. La Russia ha portato repressioni su larga scala, problemi ambientali, stallo economico e guerra in Crimea». Secondo il presidente dell'Ucraina, la presenza degli occupanti nella penisola rappresenta una minaccia per l'Europa e la stabilità mondiale. «La regione del Mar Nero non può essere sicura mentre la Crimea è occupata. Non ci sarà pace stabile e a lungo termine in molti paesi della costa mediterranea, finché la Russia avrà l'opportunità di usare la nostra penisola come base militare», afferma Zelensky

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